AS Roma

Leandro che fine hai fatto? La parabola discendente di Paredes

Da protagonista e pilastro del centrocampo nella passata stagione a seconda linea in queste prime nove partite. L'argentino ha bisogno di ritrovare la giusta via

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Iacopo Mirabella
11 Ottobre 2024 - 17:57

Leandro che fine hai fatto? Forse è una delle domande che da inizio stagione aleggia maggiormente nella testa di tutti i tifosi della Roma e non solo. Nella passata stagione era uno dei pilastri della squadra in campo e fuori, il faro in grado di illuminare spesso le trame di gioco giallorosse grazie alle sue verticalizzazioni e grazie alla sua capacità di saper gestire il possesso del pallone anche nei momenti più difficili della gara. Un regista in grado di disegnare geometrie al centro del campo come chiedeva a più riprese prima Mourinho ma soprattutto De Rossi nella seconda metà di stagione. Anche la sua esperienza e il suo spirito combattivo hanno spesso aiutato la Roma sul terreno di gioco, sempre in prima linea pronto a sostenere e difendere i propri compagni. 

Un inizio di stagione complicato per Paredes che continua a faticare nel trovare minuti importanti in campo sia con i giallorossi che con l’Argentina. Nelle prime 9 gare stagionali (7 di Serie A e 2 di Europa League) il centrocampista argentino ha trovato spazio solo per 202’ sugli 810’ a disposizione, senza considerare anche i 61’ con la Primavera. In queste primi mesi ha raccolto solo il 16% dei minuti giocati (su quelli totali) con il 14% di partite da titolare (contro l’Empoli in A è l’unica sfida nella quale è partito dal primo minuto), Leandro ha perso posizioni importanti nelle gerarchie del centrocampo, con De Rossi e Juric che fino a questo momento hanno preferito virare su altre scelte. Un rendimento e un minutaggio diametralmente opposto rispetto alle prime 9 partite della passata stagione. Nel 23/24 Mourinho aveva affidato a Paredes le chiavi della cabina di regia: 625’ totalizzati in campo con 6 gare su 7 in Serie A da titolare mentre anche nelle prime due gare di Europa League è sempre partito dal primo. I giallorossi avevano scelto di costruire il centrocampo sulle sue qualità da regista ma in questa stagione i piani sembrerebbero cambiati.

Anche con la sua Argentina la musica non cambia: nelle 3 partite giocate nell’ultimo mese (gare valide per la qualificazione ai prossimi Mondiali) contro Cile, Colombia e Venezuela solo in un’occasione ha conquistato la maglia da titolare raccogliendo un totale di 69’ in campo sui 270’ a disposizione. Paredes ha bisogno di ritrovare la strada giusta, quella che ha percorso durante la sua fantastica carriera e che lo ha portato a essere un campione

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