Righetti: "Pellegrini è stato messo nella condizione di sbagliare"
L'ex calciatore giallorosso a Radio Romanista: "Ieri abbiamo visto una Nazionale con o senza di lui. Lorenzo ti dà qualità e soluzioni, questo è molto importante"
Ubaldo Righetti è intervenuto come di consueto a Radio Romanista, durante la trasmissione "Primo Tempo". Queste alcune delle sue dichiarazioni sull'espulsione di Pellegrini verso la fine della prima parte della gara tra Italia e Belgio.
"Al 40' è finita la partita dell'Italia. Di solito noi siamo abituati a dire che c'è una Roma con Dybala e una Roma senza Dybala, ecco ieri c'è stata una Nazionale con Pellegrini e una Nazionale senza Pellegrini. Si è visto anche dalla tv, il timore nella fase del palleggio ad esempio. Pellegrini non ti dà il supporto fisico che cerchi, ma ti dà la qualità e ti dà soluzioni. Questo è molto importante".
Un parere da giocatore sulla dinamica dell'intervento di Pellegrini su Theate?
"Non è un giocatore che entra col piede a martello. Quell'azione si è sviluppata in modo diverso da come sarebbe dovuta andare. Sento spesso dire 'Pellegrini si fa sempre anticipare'. Ecco, non è vero. Perché la corsa di Pellegrini in quella situazione è per liberare lo spazio dietro di lui. I due gol che ha segnato l'Italia sono state due giocate in verticale con come primo obiettivo Reteguu, e intorno a Retegui - nel momento in cui il pallone viaggiava - c'erano movimenti e rotazioni senza palla per andare a prendere il sostegno o l'appoggio, o come nel primo gol vincere un rimpallo per poi sviluppare tutta la manovra. Quindi la corsa di Pellegrini non è stata forte per andare a prendere il pallone, anche perché per prendere il pallone in quella zona del campo un giocatore che è di spalle cosa può fare? Tiziana Alla a bordocampo ha sentito Spalletti che si è riferito a Bastoni dicendogli 'Dovevi giocare lungo!', l'obiettivo era Retegui.
Pellegrini non è stato fortunato, stava per chiudere il rpimo tempo sopra di due gol e come uno tra i migliori in campo.
"L'hanno messo nella condizione di sbagliare, di provare a rimediare a un errore di Bastoni. Non è un errore suo, è chiaro".
Prima dell'espulsione come ti è sembrato?
"Molto mobile a ridosso della sottopunta, si è mosso bene. Era chiara anche l'uscita che ha fatto, con l'obiettivo che era quello di cercare il primo movimento di Retegui, che è bravo sotto questo aspetto. Anche nel secondo gol era la stessa azione, quindi era chiaro l'obiettivo".
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