AS Roma

Se il diesel ingrana: Dovbyk si prende la Roma

Impatto a rilento, ma ha preso continuità. 4 gol (più 2 annullati), 1 assist, 1 traversa: è mezza squadra

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Gabriele Fasan
11 Ottobre 2024 - 06:00

Gli haters li ha già messi a tacere. Artem Dovbyk ha avuto, se così si può dire, un impatto da diesel nel campionato italiano. Una traversa nella prima apparizione in Serie A, a Cagliari, due partite più complicate, con poche occasioni, in cui ha anche pagato l’atteggiamento complessivo di squadra, un gol al quarto tentativo, nella partita che ha però sancito l’esonero dell’allenatore che tanto l’aveva voluto nella Capitale, Daniele De Rossi. Un gol concesso solo dopo un inutile controllo Var per un fuorigioco visto solo dal guardalinee di Marassi, con una gioia in differita, poi del tutto strozzata dal pareggio negli ultimi istanti di partita di De Winter. Dovbyk si è sbloccato perbene con l’Udinese, all’esordio di Juric e oggi rappresenta di fatto la metà dei gol giallorossi (su nove totali). Un gol sotto la Nord per rompere il ghiaccio, il primo della gestione del tecnico croato, un altro gol, con un cucchiaio di classe, annullato per fuorigioco, un assist per Baldanzi. Una partita giocata più in verticale che mai, con Artem maggiormente a suo agio. Poi l’altro sigillo, con l’Athletic Bilbao in Europa League, anche questo strozzato nel finale dal pareggio dei baschi. Una piccola pausa dal gol se l’è presa tra Venezia e Elfsborg (dove ha giocato solo 26’) per poi tornare in rete con una perla (dopo un gol annullato, tanto per non perdere l’abitudine di mettere il pallone alle spalle del portiere avversario) contro il Monza all’U-Power stadium, purtroppo anche questa illusoria ai fini del risultato, grazie a Dany Mota e al duo “fluo” arbitrale La Penna-Aureliano. Insomma, Dovbyk c’è, è già una certezza per la Roma. Dovbyk ci prova, magari laddove poi la Roma non riesce, ma il giocatore c’è. 

L’endorsement

L’aveva pronosticato niente meno che Edin Dzeko, uno che di haters se ne intende, visto che quando arrivò a Roma nel 2015 con migliaia di persone ad attenderlo speranzose a Fiumicino alle prime difficoltà fu preso eccome di mira nella sua prima non fortunatissima (complice anche un infortunio fastidioso al legamento collaterale) stagione in giallorosso. Una “carezza” di incoraggiamento all’ucraino in risposta a un post social: «I gol arriveranno». Dzeko si è poi preso la Roma, diventando il terzo miglior marcatore di sempre alle spalle di – udite udite - Totti e Pruzzo. Con Dovybk per fortuna non si è arrivati agli eccessi di meme e di idiozia visti con il bosniaco che poi, in sei stagioni, ha fatto la storia del club. Non c’è da augurarsi che la storia si ripeta, se è vero come è vero che il gigante Artem si è svegliato presto, per fortuna senza l’ombra di un meme (quei pochi che ci hanno provato sono già spariti). E la Roma, da De Rossi a Juric, con il difetto – ahinoi statistico – di vedere poco la porta, si aggrappa a lui che invece ha confidenza con quei 7 metri e 32 centimetri e sa come si gonfia la rete.

Faccia pulita e privacy 

Arrivato a Ciampino da “pichichi”, si è subito contraddistinto per poche parole, lavoro di squadra e fatti. Sembra “glaciale”, ma il calore se lo lascia per festeggiare e essere festeggiato quando va in gol. E con la faccia pulita, per dirla con Vasco, cammina sul campo, gli piace giocare, corre senza mai lasciarsi andare ad atteggiamenti eccessivi. Una vita privata tranquilla, la moglie Yuliia, sua pr personale, molto presente, così tanto da volerla sempre portare al dito (non toglie mai l’anello e va in campo con la fascetta protettiva), usa i social con moderazione, in maniera professionale nei post o familiare nelle storie (qualche volta condivide qualche reazione di sua figlia). Molto legato al suo paese, da più di due anni in guerra con la Russia, questa sera scenderà in campo a Poznan, in Polonia, con la sua nazionale contro la Georgia per la terza giornata della Nations League (secondo impegno lunedì contro la Repubblica Ceca).

© RIPRODUZIONE RISERVATA

CONSIGLIATI