Pellegrini versione diesel: dal 2019 alti e bassi negli avvii di stagione
Il Capitano giallorosso ancora a secco di gol dopo 8 gare. L'ultimo risale a maggio, nel match contro l'Atalanta. Ma il numero 7 ingrana spesso a stagione inoltrata
Un inizio incolore, quello di Lorenzo Pellegrini. Che la stagione 2024-25 non sia iniziata nel migliore dei modi per il Capitano della Roma è sotto gli occhi di tutti. Il primo gol dell'anno manca ancora dopo 8 presenze totali tra Serie A ed Europa League; l'ultimo risale addirittura a quasi cinque mesi fa: era il 12 maggio e a Bergamo, contro l'Atalanta, il numero 7 giallorosso andava in rete su calcio di rigore. Insistenti, invece, i fischi che gli ha riservato lo Stadio Olimpico. Molti sono arrivati a causa delle prestazioni. Tanti altri derivano dalla contestazione post esonero di Daniele De Rossi. E l'espulsione con l'Italia non aiuta di certo. Ma gli inizi di stagione di Pellegrini non sono stati sempre rose e fiori.
Gli ultimi 5 anni del Capitano
Già in passato il contributo in termini di gol era venuto a mancare nelle prime giornate del campionato. Basta pensare al 2019-20, primo anno di Fonseca sulla panchina dei giallorossi: nelle prime due di Serie A (Genoa e derby) non c'è apporto decisivo in fase offensiva; col Sassuolo arrivano tre assist fondamentali. Ancora a secco col Basaksehir in Europa League, poi Pelle serve un'altra assistenza al Dall'Ara col Bologna e torna a zero con Atalanta e Lecce. Dopodiché si fa male. Tanti assist, nessuna rete. L'anno si chiude comunque con 3 gol e 13 assist all'attivo.
Nel 2020-21 il rendimento è simile. Nelle prime otto (sei in campionato, due in EL), Pellegrini serve due assist (la metà di quelli arrivati nella stagione precedente) e mette a referto - nuovamente - zero gol. Nonostante ciò si nota subito la propria centralità nella Roma: a fine stagione saranno 11 i gol e 9 gli assist. Numeri non da poco. Con Mourinho migliora. Sia in avvio, sia nel totale. La doppietta con la Salernitana; il gol al Verona; le tre reti in Conference League, una col Trabzonspor e due col CSKA Sofia. E poi gli assist, due nelle prime otto. 14 le reti, 8 gli assist alla fine della fiera. Un lieto fine, che vedrà Pellegrini alzare la coppa europea da Capitano della Roma.
L'avvio del 2022-23, invece, non è al livello di quello precedente. In otto gare trova la via del gol in un'occasione, contro l'Helsinki. Quattro gli assist, due da calcio d'angolo. Numeri comunque validi. Ma le statistiche si abbassano andando avanti nel tempo. E il 2023-24 di Pellegrini, seppur tormentato da una squalifica e qualche problema di troppo, si apre con due reti (una al Frosinone, l'altra al Servette) e un assist. Non renderà al meglio con Mou. Poi l'arrivo di DDR lo porterà a chiudere l'anno con 10 reti e 5 assist all'attivo. Ora, dopo il rosso con l'Italia, è già tornato a Trigoria per rimettersi al lavoro. Ci sarà tempo per riaccendere il motore e tornare a splendere. Per la Roma e per i Romanisti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA