AS Roma

In cerca di Joya: Dybala resta a Trigoria e punta l'Inter

Dopo la trasferta in Svezia, Paulo ha sentito di nuovo dolore al flessore che l'aveva fermato. Da lì il no all'Argentina e il programma per rientrare

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Simone Valdarchi
07 Ottobre 2024 - 19:55

La ricerca della Joya. In un inizio di stagione che definire complesso forse è poco per la Roma, non ha fatto eccezione, purtroppo, anche l'avvio di Paulo Dybala. Dopo un'estate piena di avvenimenti - dalle nozze con Dybala, alla Copa America festeggiata lontano dal campo, fino al quasi trasferimento in Arabia Saudita - il talento mancino ha provato sul campo a trascinare i compagni, come sempre fatto nei due precedenti anni nella Capitale, senza però riuscire ad incidere. E quando poi, nelle ultime settimane, i risultati cominciavano ad arrivare e con essi anche le prestazioni della Joya - spesso le cose sono andate di pari passo - sono riemersi i problemi muscolari a fermare il crescendo. Dopo il pari di Monza, che Paulo ha seguito a casa sua davanti alla tv, sono iniziate le due settimane di sosta, che possono essere utili a Dybala per ritrovare la migliore versione di sé, per accompagnare Juric e la Roma alla ricerca della gioia.

Le noie al flessore e il programma per il rientro

Facciamo però un passo indietro e capiamo cosa sta tenendo Paulo lontano dal campo. Dopo 5 presenze in altrettante gare di campionato e il primo gol trovato dal dischetto contro l'Udinese, Juric punta ancora sulla Joya per l'esordio in Europa League contro l'Athletic Club di Bilbao. La Roma domina e chiude il primo tempo in vantaggio, con Dybala che fa Dybala e dà il via con un tunnel all'azione che porta Dovbyk al gol. Rientrato negli spogliatoi però, il numero 21 avvisa il tecnico croato di un fastidio avvertito al flessore sinistro. Non c'è altro da aggiungere: Dybala out, Soulé in.

Alla fine la partita verrà riacciuffata nel finale dai baschi, ma tante delle attenzioni sono rivolte alle condizioni del mancino di Laguna Larga. A quasi 31 anni - spegnerà le candeline il prossimo 15 novembre - Paulo conosce bene i segnali del suo corpo e gli esami strumentali del giorno successivo lo confermano: nessuna lesione, un "semplice" indurimento al flessore della coscia sinistra. Tant'è che la domenica successiva, sempre all'Olimpico, Dybala è regolarmente tra i convocati per la sfida al Venezia ma, per precauzione e in accordo con lo staff medico, segue il match dalla panchina. Arriva poi la fredda trasferta in Svezia, contro l'Elfsborg. Juric fa turnover, ma la Roma va sotto e nei minuti finali il croato mette dentro i migliori tra cui, ovviamente, anche la Joya. Il risultato però non cambia e si torna nella Capitale senza punti. Oltre al danno, la beffa. Una settimana dopo, le sensazioni sono le stesse provate contro l'Athletic.

Paulo quindi torna sul lettino della fisioterapia, prima di fare un provino sabato, a poche ore dalla partenza per Monza. Niente da fare, il risentimento muscolare persiste e, per evitare danni peggiori, Dybala viene lasciato a casa. Contestualmente, la Joya informa il ct dell'Argentina Scaloni della sua indisponibilità e il tecnico lo rimuove dai convocati per le sfide a Venezuela e Bolivia. Un "no" doloroso per la Joya, che passati i 30 anni sa di doversi sudare la maglia dell'Albiceleste, ma prevenire è meglio che curare e c'è una stagione ancora tutta da vivere e, se possibile, da risollevare per quel che riguarda le sorti romaniste. 

Arriviamo quindi a queste ore. Nei due giorni di riposo concessi da Juric alla squadra, Dybala sta proseguendo le terapie e da mercoledì - quando i compagni torneranno in campo a Trigoria - entrerà nel vivo un piano studiato di concerto con lo staff del croato per tornare in forma. Il programma prevederà un rientro graduale e parziale in gruppo per la Joya, concentrato nella prossima settimana, quando i 15 romanisti chiamati dalle rispettive nazionali saranno tornati nella Capitale e comincerà il vero lavoro verso Roma-Inter, in programma all'Olimpico domenica 20 ottobre. Non una gara semplice con cui ripartire, ma c'è una classifica da scalare. Con Paulo potrebbe essere meno complicato.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

CONSIGLIATI