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Roma, il mercato ancora non decolla: bene Dovbyk, Koné a intermittenza

Undici nuovi innesti in estate, dopo nove gare ufficiali in pochi hanno convinto e in molti devono ancora esordire: il punto

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Andrea Di Carlo
07 Ottobre 2024 - 10:51

Il tempo, come unità di misura ma anche come fattore da prendere in considerazione quando si giudica un giocatore da poco arrivato, è concetto poco apprezzato nei dintorni di Trigoria, ce ne siamo resi conto nel momento in cui, dopo appena 4 giornate, De Rossi è stato accompagnato alla porta. 
Sia chiaro, non è quello l'intento che ci condurrà per mano in questa analisi del mercato giallorosso, visto che tutti hanno bisogno di tempo, pazienza e di minutaggio per ambientarsi al meglio. Ma di certo, dopo 9 nove gare ufficiali, c'è chi ha già risposto presente (in pochi), chi deve ancora offrire il suo contributo (in molti) e chi deve persino ancora esordire (in quattro).

Dovbyk

Il fiore all'occhiello del mercato giallorosso, il capocannoniere della Liga strappato all'Atletico Madrid. Qualche gara dove ha avuto bisogno di prendere le misure, poi il rendimento è andato crescendo: in nove presenze il bomber ucraino ha siglato quattro gol e confezionato un assist, tra campionato e Europa League. Le proiezioni parlano chiaro, Dovbyk può superare quota 20 gol stagionali se il ritmo rimarrà tale. 

Koné

Arrivato sul gong del mercato, la sua avventura in giallorosso è iniziata tendenzialmente al Ferraris di Genova, dopo la fugace apparizione allo Stadium contro la Juventus. Nemmeno il tempo di adattarsi alle richieste di De Rossi e subito il cambio in panchina. Sei le presenze totali, il 60% da titolare e tante buone cose, seppur a intermittenza anche nell'arco della stessa partita. A Monza ha avuto due nitide palle gol per regalare tre punti alla Roma, una mira da aggiustare per diventare un mediano di grande spessore. Ma il bicchiere è mezzo pieno, le potenzialità tante e ancora inesplorate. 

Soulé

La vera nota dolente del mercato giallorosso. Un esborso importante in estate, un rendimento ancora lontano anni luce dal talento apprezzato con la maglia del Frosinone. 
Otto le presenze e una statistica impietosa: 0% di partecipazione alle azioni che hanno portato ai gol giallorossi. Confusionario e poco lucido nelle scelte, appare ancora un brutto anatroccolo. Dall'Inter in poi speriamo inizi la trasformazione in un meraviglioso cigno. 

Saelemaekers-Le Fée

Operazioni (prestito e acquisto a titolo definitivo) e ruoli diversi, ma per il momento accomunati, più o meno, dallo stesso destino. La stagione del belga, per il momento, si è fermata al Ferraris, a causa della frattura del malleolo mediale; quella del francese, invece, è andata in stand-by per un paio di mesi: convocato a Monza, sfrutterà la sosta per ritrovare la miglior condizione. Su di loro giusto e logico sospendere il giudizio. 

Hermoso

Dell'insuperabile e arcigno difensore forgiato dalla "garra" simeoniana non c'è ancora una consistente traccia. Impacciato nella gestione palla, qualche sbavatura di troppo in marcatura, si sta adattando ad un calcio e un modulo diverso. Ha bisogno di tempo per tornare ai suoi livelli. 

Abdulhamid

Uno degli oggetti misteriosi del mercato estivo. Poco meno di 3 milioni di euro per prelevarlo dal calcio arabo e portarlo nella Capitale. De Rossi non lo aveva minimamente considerato, Juric lo ha mandato in campo: non pervenuto in Serie A, 84 minuti tra Athletic e Elfsborg, non ancora sufficienti per capire se potrà mai diventare una risorsa sulla quale poter fare affidamento. 

Ryan-Hummels-Sangaré-Dahl

In quattro a Trigoria sono ancora a caccia dell'esordio.
Il portiere australiano è venuto a Roma consapevole del suo ruolo secondario rispetto a Svilar: attende Roma-Sampdoria di Coppa Italia per il debutto.
Curiosa invece la storia di Hummels, arrivato in tale ritardo di condizione da non convincere Juric e De Rossi a concedergli il campo. Insofferenza mostrata (con garbo) sui social, vedremo alla ripresa quando arriverà il suo momento. 
Per quanto riguarda, infine, i due giovanissimi, chissà se ci mai spazio per loro: la loro scarsa fisicità e la loro limitata esperienza pregressa rischiano di pesare molto sulle loro chances di esordire in maglia giallorossa. 

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