Roma, che mal di trasferta. E il gol ora diventa un problema

Houston, abbiamo un problema, ammesso che qualcuno risponda, sperando che la chiamata venga deviata verso il centralino di qualche campo da golf scozzese, dove i Friedkin erano impegnati negli ultimi giorni. Tra le molteplici criticità di questo avvio di stagione, torna prepotente il tema del mal di trasferta. Il paziente si era ammalato già con Mourinho, De Rossi sembrava aver trovato l'antidoto o la cura, per poi perderla nuovamente. E Juric, al primo tentativo con un avversario davvero abbordabile, ha confermato quanto la patologia sia ancora presente nell'organismo giallorosso.

Lontano dall'Olimpico 

Cagliari, Torino, Genova e Boras: tre punti in quattro gare, un solo gol siglato, quello di Dovbyk al Ferraris. Prestazioni poco rassicuranti, squadra lenta e prevedibile: lontano da casa la Roma non riesce a trovare la via del gol e senza segnare, la matematica lo ribadisce senza la minima sensibilità, non si possono vincere le partite. La Roma tira tanto in porta, soprattutto in Serie A, nessuno come lei (102 totali) ma allo stesso tempo è il 12esimo attacco del campionato, con 7 gol. E in Europa in due gare è arrivato solo un gol, anche molto bello, sempre di Dovbyk, l'uomo che sta tenendo a galla, più o meno, la stagione della Roma. 

Cercasi vittoria

Non è solo colpa di Juric, i sintomi del mal di trasferta erano ben evidenti anche nel finale della passata stagione. L'ultima vittoria in trasferta? L'ultimo sorriso risale alla notte del Bluenergy Stadium di Udine, con il gol di Cristante nei minuti finali nel recupero della gara interrotta dopo il malore di Ndicka. Volendo invece considerare partite da 90 minuti, l'ultima vittoria è quella di San Siro, in Europa League, contro il Milan: era l'11 aprile 2024.

E in Serie A? Monza-Roma 1-4 del 2 marzo 2024. Nel mentre, in 11 gare, 4 sconfitte e 7 sconfitte.  Domenica c'è di nuovo la squadra brianzola.
Da Monza a Monza: sperando che torni il sorriso proprio all'U-Power Stadium.