La discesa di Paredes: da protagonista a comparsa. Ma ora vuole risalire
Poche presenze e un errore grossolano in questo inizio di stagione. Col Venezia è arrivato un assist decisivo da calcio d'angolo: adesso la ribalta
49 presenze, 5 gol, 7 assist, per un totale di 3.854 minuti in campo. Così, con questi dati, Leandro Paredes ha chiuso la passata stagione. Aveva iniziato un nuovo percorso con la Roma (il secondo nella Capitale) ad agosto 2023, arrivato per sostituire il partente Nemanja Matic nel centrocampo di José Mourinho. Poche prestazioni soddisfacenti, tanti falli - e cartellini gialli. Almeno con lo Special One in panchina. Perché poi, con l'avvicendamento che ha coinvolto Daniele De Rossi, tutto è cambiato.
Aveva optato per la maglia numero 16 per DDR. Proprio l'ex Capitano giallorosso aveva avallato la scelta, passando dunque il testimone all'argentino. E la staffetta ha portato i frutti sperati proprio quando a bordo campo è comparso Daniele: più centralità nel gioco; gestione ottimale del possesso; grinta. Per non dimenticare gli importantissimi incarichi dal dischetto (ad esempio i due rigori battuti a Leverkusen). Non solo. Perché anche i numeri con cui il classe 1993 ha chiuso la Serie A 2023-24 parlano chiaro. Come i 185 recuperi, che certificano l'importanza del calciatore nella fase di riconquista del pallone. Ma la nuova stagione non è iniziata nel migliore dei modi.
Un'estate senza sosta
Le fatiche estive si sono fatte sentire. Paredes non è rimasto con le mani in mano e con la nazionale argentina, tra giugno e luglio, è arrivata la vittoria della tanto ambita Copa America. Tra l'altro conquistata proprio grazie a uno dei fenomenali recuperi dell'ex Psg, decisivo in occasione dell'1-0 (firmato Lautaro Martinez) contro la Colombia. Poi le ferie, il rifiuto all'Arabia Saudita una preparazione estiva al ribasso e l'inizio di campionato in tribuna, vista la squalifica rimediata al termine dell'anno passato per somma di ammonizioni.
Condizione da ritrovare
E così, mentre il resto dei compagni era a Cagliari a prepararsi per l'esordio in campionato, Leandro è rimasto nella Capitale per mettersi al servizio della Roma Primavera. "Ha bisogno di minuti", aveva detto De Rossi in conferenza stampa, alla vigilia dell'incontro dell'Unipol Domus. È poi sceso in campo nel successo dei ragazzi di Falsini (4-1), sempre contro il Cagliari. 60 minuti prima di lasciare il posto a Romano e uscire dal Tre Fontane sommerso dall'affetto dei tifosi.
Scontata la gara di squalifica, Paredes è tornato in campo una settimana più tardi allo Stadio Olimpico, scelto da DDR al centro del suo reparto di mezzo (affiancato da Cristante e Pellegrini). Ma i primi 90' della stagione non hanno seguito le orme del 2023-24. Anzi. Un errato controllo a centrocampo e il successivo fallo in area di rigore hanno contribuito negativamente nella sconfitta subita dalla Roma per mano dell'Empoli di D'Aversa. Sintomo di un giocatore non ancora nella miglior forma possibile.
L'ora del riscatto
Punizione o no, De Rossi ha deciso di relegare in panchina l'argentino per le successive due partite. Out con la Juventus, out col Genoa. Ma il supporto del tecnico, verso lui e verso i suoi compagni di reparto, non è mai venuto a mancare. "Spesso Paredes, Cristante e Pellegrini non vengono rispettati come invece meriterebbero. Con loro abbiamo fatto due punti di media lo scorso anno. Sono importanti e ci daranno una grande mano", aveva detto prima di della sfida al Ferraris. Poi l'esonero di DDR, la contestazione, l'arrivo di Juric.
È tornato in campo con l'Udinese: 30 minuti sotto la gestione del nuovo allenatore per "fare il suo" e mandare quasi in gol Dovbyk, fermato solo dalla posizione di offside al momento della partenza sul lancio lungo del numero 16. Dopodiché altri 9 minuti col Bilbao, nell'1-1 dell'Olimpico. Il croato, così come l'ex tecnico, lo ha scelto col contagocce nel suo 3-4-2-1, preferendogli Cristante e interpreti come Pisilli e Koné. Ma contro il Venezia, Paredes ha posizionato il primo mattone della rivalsa personale.
Il punto focale è l'assist per Pisilli, decisivo ai fini della vittoria, arrivato all'83'. Un cross da corner, dopo l'ingresso avvenuto appena appena 3 minuti prima; poi la realizzazione e l'esultanza grintosa rivolta verso i tifosi. Una celebrazione carica di amore e, perché no, anche un po' di rabbia. Un assist importante, utile a confezionare 3 punti preziosissimi. Ora è da lì che Leo vuole ripartire. Dall'amore che i tifosi gli hanno riservato, 8 anni fa come oggi. E con l'assist spera di ripartire per poter donare, ancora una volta, tutta la sua passione a sostenitori, compagni e allenatore. E alla Roma.
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