Dovbyk versione Europa: fa un gol ogni due partite ma in Svezia può riposare
L'ucraino si è sbloccato con la Roma e ha uno score migliore in EL e Conference League. Shomurodov scalpita e con l'Elfsborg potrebbe fargli tirare il fiato
Artem Dovbyk si è sbloccato con la Roma. Tre gol nelle ultime quattro partite, a cavallo di due tecnici (De Rossi e Juric) e in due competizioni, Serie A e Europa League. L’impatto con il calcio italiano non è stato facilissimo, ma il gigante ucraino sta conquistando i tifosi della Roma con impegno, tecnica, senso tattico e prestanza fisica. Sta mettendo al servizio della squadra quelle caratteristiche che l’hanno portato alla ribalta in Liga nell’ultima stagione tanto da diventarne il “pichichi”.
Dovbyk, per altro, ha una media molto buona nelle coppe europee: sebbene non abbia ancora mai giocato in Champions League, considerando i playoff e le fasi finali di Conference League e Europa League, tra Midtjylland, Dnipro e Roma ha giocato 13 partite andando a segno 7 volte, con anche due assist al suo attivo. In sostanza poco più di un gol (0,54) ogni due partite, media di poco più alta rispetto a quella complessiva (0,48): 219 gare, 105 reti, 28 assist in carriera. A Boras, nella trasferta svedese contro l’Elfsborg, valida per la seconda giornata della fase a campionato di Europa League, potrebbe però riposare. Normale gestione, visto che finora è stato sempre impiegato e con poco riposo: 604’ giocati su 630’ disponibili nei primi sette incontri stagionali. Al suo posto subentrerebbe Eldor Shomurodov, che ha giocato in totale meno di un tempo: 39’ tra campionato e coppa, rilevando in 4 presenze tre volte proprio Dovbyk.
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