AS Roma

Fischi silenziati, poi esplode la pazza gioia di essere noi

La Sud inizia la sua partita al 15’, mostrando uno striscione: "Non si fischia a gara in corso". Dopo la gara però il messaggio ai giocatori: "Tifiamo solo la maglia"

PUBBLICATO DA Simone Valdarchi
30 Settembre 2024 - 06:30

Fischi per fiaschi. Finisce con una vittoria la settimana dell’Olimpico, con la Roma che in rimonta batte il Venezia per 2 a 1, alla terza gara casalinga consecutiva. Dall’Udinese al Venezia, sette giorni di passione, in ogni senso, con la tifoseria che in tutte e tre le circostanze - compresa la sfida di coppa con l’Athletic Club di Bilbao - ha sottolineato il suo disappunto per l’esonero inaspettato, frettoloso e brutale di De Rossi. Il messaggio però è diretto più che altro a chi questa scelta l’ha presa, non alla squadra in campo e a spiegarlo, ieri, ci ha pensato la Curva Sud.
Il pomeriggio dell’Olimpico è trascorso in un crescendo, come un diesel. Lo stadio riempito - non del tutto, anche se ancora una volta con numeri straordinari, con i 62.165 presenti - lentamente, con alcuni disagi segnalati ai tornelli d’ingresso dei Distinti Sud e la lunga coda a poco più di dieci minuti dal fischio d’inizio di Abisso. Come giovedì scorso, anche ieri la Sud ha deciso di trascorrere il primo quarto d’ora di gioco seduta, senza bandiere o “pezze” dei gruppi e in silenzio. Come lei, anche la Nord. Poco prima di dare il via alla gara sugli spalti, nel cuore pulsante del tifo romanista è apparso uno striscione: «Fischiare a gara in corso significa fare il male della nostra maglia. Tifiamo la Roma: sosteniamola in ogni battaglia». Questo il messaggio mostrato subito prima del solito “Quando l’inno s’alzerà”, accompagnato dai coriandoli. Oltre al concetto, perfetto, colpisce il tempismo, visto che solo qualche minuto prima gran parte del resto dello stadio aveva fischiato Pellegrini alla lettura delle formazioni.
Lo stadio inizia a giocare, la Roma no e va sotto, rischiando a più riprese il doppio svantaggio. A quel punto la Sud chiede alla squadra di tirare fuori gli attributi e di “darle i tre punti”. Detto, fatto. Il tacco di Busio dà il via alla rimonta completata dalla testa del romano e romanista Pisilli. Esplode la gioia, quella pazza di essere noi, che si manifesta in uno dei cori che accompagna la partita al triplice fischio: «A noi ce piace la Roma tricolor». Chiude con un timido “Grazie Roma”, la squadra sotto la Curva ad applaudire e la Sud che risponde: «Tifiamo solo la maglia».

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