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Una partenza difficile e l'obiettivo salvezza: il Venezia torna a Roma

Domani la sfida contro la squadra di Di Francesco. Tra calendario ostico, nuove idee di gioco ed errori: il punto sull'avvio di campionato dei lagunari

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Lorenzo Paielli
28 Settembre 2024 - 09:49

L’ultimo incrocio, seppur indiretto, tra Di Francesco e la Roma, risale a 4 mesi fa: una notte da incubo per l’allora tecnico del Frosinone: i giallorossi perdono in casa dell’Empoli all’ultima giornata, mentre i gialloblù crollano con l’Udinese. Due risultati a sorpresa e che, prima dell’ultimo turno del campionato, sembravano contro ogni pronostico. Verdetti che sancirono la retrocessione del Frosinone di Difra, ma questa volta il tecnico è pronto a tornare all’Olimpico sulla panchina di un’altra neopromossa, il Venezia. L'ultima sfida all'Olimpico tra le due squadre risale a maggio 2022, in occasione dell'1-1 maturato dopo ben 46 tiri totali dei giallorossi, di cui 16 in porta: una sfida stregata, che ha preceduto la storica notte di Tirana. In questa stagione, tuttavia, il bottino raccolto nelle prime cinque uscite di campionato non è quello sperato dai lagunari, complice anche un calendario tutt’altro che semplice: con la sfida di domani, il Venezia avrà già incontrato Lazio, Fiorentina, Torino, Milan, Genoa e Roma in sei giornate. 5 sfide, 4 punti divisi in una vittoria (2-0 in casa col Genoa) e un pareggio al Franchi di Firenze. Sono 8 i gol subiti e appena 3 le reti segnate. Una novità soprattutto per quanto riguarda proposta di gioco dell’ex tecnico giallorosso, con la fase offensiva come fulcro del sistema. 

Tra idee ambiziose e disattenzioni pericolose 

Un sistema di gioco simile ma diverso rispetto a quello adottato da Vanoli lo scorso anno in Serie B. I lagunari passano dal 352 al 3421: se prima l'attacco era guidato da due punte di peso come Pohjanpalo e Gytkjaer, con Di Francesco la squadra è più mobile sulla trequarti offensiva. Con il solo Pojhanpalo davanti, i due trequartisti assumono un ruolo fondamentale in campo: svariare e rinfornire la punta in area di rigore. Nuova filosofia e nuovi concetti, che dovranno essere assimilati nel minor tempo possibile per raggiungere l'obiettivo salvezza. Al momento i risultati non sono quelli sperati: anche se in linea con i dati offensivi della scorsa stagione, che ha visto il Venezia siglare 69 gol e ottenere miglior attacco della Serie B, i ragazzi di Di Francesco fanno più difficoltà a trovare la via del gol. Sono almeno 2 le grandi occasioni da gol mancate a partita, oltre a una media di 3 tiri in porta a gara nelle prime 5 giornate da migliorare. La media di 11 cross ogni 90' indica la volontà di cercare spesso la torre al centro dell'area di rigore, sia da parte dei due trequartisti che degli esterni di centrocampo. Anche se finora, il bomber di lagunari Pohjanpalo ha dovuto risolvere alcuni acciacchi fisici: un gol in 3 apparizioni per il finlandese, che si è sbloccato nell'ultima giornata col Genoa. È proprio l'ex Bayer Leverkusen la certezza più grande di Di Francesco: 19 e 23 gol nelle ultime due stagioni. Un altro dato simbolo di quello che sarà il gioco di Di Francesco è rappresentato dai dribbling riusciti, ovvero 7.4 a partita: una media nelle corde di due calciatori come Oristanio ed Ellertsson. Si cerca la qualità, senza rinunciare alla fisicità in mezzo al campo: il 51% dei duelli vinti e il 49% dei successi nei duelli aerei dimostrano l'altra faccia della medaglia della squadra di Di Francesco. Sono 45 i palloni recuperati a partita, ma le disattenzioni nelle uscite dal basso potrebbero costare caro ai lagunari: in 5 sfide di campionato, sono stati 4 gli errori nella propria trequarti che hanno portato a un tiro degli avversari; in una occasione invece l'errore che ha portato direttamente al gol subito. Un dato che si riflette anche nei possessi persi, 111 a partita, e che potrebbe rivelarsi cruciale nella lunga lotta salvezza.

Mappamondo da tener d'occhio

Tante nazionalità, dal Nord Europa agli Stati Uniti. Non solo i più conosciuti Pohjanpalo e Busio, per questa stagione Di Francesco avrà a disposizione diversi profili interessanti. Il più gettonato rimane Gaetano Oristanio, prodotto dal settore giovanile dell'Inter. Il classe 2002 si è fatto le ossa in Olanda nelle stagioni 21/22 e 22/23 al Volendam in prestito, poi il ritorno in Italia la scorsa stagione al Cagliari e quest'anno la cessione a titolo definitivo dall'Inter al Venezia. E sempre sulla trequarti va monitorato il nome di Mikael Ellertsson: islandese, 2002, viene impiegato anche come mezzala. Occhio anche all'altro islandese, Bjarki Bjarkason. Nel reparto difensivo c'è Jay Idzes, nato in Olanda ma naturalizzato indonesiano, il difensore centrale 2000 è arrivato in laguna lo scorso anno e ha conquistato la titolarità. Da seguire, anche in ottica futura, la coppia dei due calciatori arrivati dal Belgio, più precisamente OH Leuven: Joel Schingtienne (centrale, 2002) e Richie Sagrado (esterno di centrocampo, 2004). Sulle fasce, il titolare è il classe 2000 Antonio Candela. Partenza promettente, da seguire nel corso della stagione. In attacco, l'ecuadoriano John Yeboah ha già conquistato i tifosi del Venezia grazie alla prestazione col Genoa, mentre Antonio Raimondo - in prestito dal Bologna - potrà ritagliarsi qualche spazio alle spalle degli esperti Pohjanpalo e Gytkjaer.

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