AS Roma

Soulé, partenza a rilento: con Juric per la svolta sulla destra

Anche contro l'Athletic Bilbao è rimasto in panchina: pochi tiri nelle prime uscite, manca ancora il gol. Ora Matias vuole tornare a brillare

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Sergio Carloni
28 Settembre 2024 - 19:27

280 minuti non sono abbastanza per poter sorprendere. Lo sa bene Matias Soulé, che non sta vivendo un periodo del tutto roseo alla Roma. In estate era stato accolto come una star: l'arrivo a Fiumicino del 28 luglio; i circa 200 tifosi accorsi per dargli il loro caloroso benvenuto nella Capitale; i cori, le sciarpe, i sorrisi e l'entusiasmo del ragazzo. Poi, con De Rossi, sono arrivate prestazioni convincenti in amichevole. A partire dal gol segnato al Barnsley, passando per la partita giocata contro l'Everton e condita dal geniale assist servito in area a Pellegrini. Poi l'inizio del campionato e qualche prestazione non all'altezza dei 25,6 milioni di euro pagati alla Juventus per averlo.

Un 2023-24 da star

Gli 11 gol siglati nella passata stagione con la maglia del Frosinone (neopromossa e poi retrocessa, a fine anno, in Serie B) hanno sensibilmente contribuito nel far lievitare il costo dell'argentino. Ma c'è altro dietro il 2023-24 del nuovo numero 18 della Roma. A partire dall'ingente quantità di passaggi chiave effettuati: 79 in totale. Un numero che lo ha reso il primo nel campionato italiano nella categoria. Non solo. Perché Soulé è stato il giocatore con più legni colpiti, 7 (sintomo di una presenza costante in zona offensiva), e il 23º per tiri verso la porta avversaria con 24 tentativi. A fare da contorno ci sono la reattività, i dribbling, le intuizioni. Tanta fantasia che, teoricamente, avrebbe dovuto aggiungere creatività al reparto avanzato giallorosso.

Partenza a rilento

Invece, sfortunatamente, le cose sono andate diversamente. Sin dalla prima di campionato col Cagliari: un solo tiro in porta, giocando prevalentemente sulla destra nel primo 4-3-3 del 2024-25; 0,06 expected goals prodotti; 2 dribbling riusciti su 5 tentati. Numeri che si sono quasi ripetuti contro l'Empoli, quando Soulé ha svariato con Dybala più volte per cercare di sorprendere gli avversari. Effetto inverso. Ancora una volta la presenza ben lontana dal centro del campo e dall'area di rigore non ha consentito all'argentino di farsi valere. Un solo tiro, respinto; 0,05 il valore degli expected goals; 9 i dribbling tentati, solo 2 quelli efficaci. Stessa parabola per quanto riguarda i cross: 6 effettuati, uno riuscito.

Poi la sfida da ex contro la Juventus, agendo ancora una volta sulla destra. Di nuovo un solo tiro (fuori dallo specchio), zero cross precisi su due effettuati, un dribbling riuscito su uno tentato. Dati in crescendo, senza però essere decisivo. La sfida si è chiusa con uno 0-0 e non ha portato i frutti sperati. Col Genoa, gara fatale per De Rossi, è arrivata una panchina; stessa sorte con l'Udinese, quando Matias è entrato in campo all'83'. Mentre ieri sera il nuovo tecnico Juric ha deciso di buttarlo nella mischia al 46'. La grande occasione è arrivata otto minuti più tardi, quando Soulé, in area di rigore, è stato fermato dal portiere avversario Agirrezabala (tentativo dal valore di 0,16 xG). Poi pochi spunti.

Grande occasione

Statistiche differenti rispetto a quelle della passata stagione, quando, dopo due panchine con la Juventus, Soulé si è trasferito a Frosinone con l'obiettivo di splendere. Detto, fatto. Nelle prime 6 gare erano arrivate 2 reti e un assist. Con la Roma, invece, manca ancora il gol in 280 minuti totali. Juric avrà bisogno di lavorare sul classe 2003 per poter cogliere tutte le sue qualità e renderle funzionali al suo gioco. E col Venezia, visto il possibile riposo di Dybala, può arrivare una ghiotta occasione. I tifosi vogliono esultare con lui. E lui vuole ricambiare l'affetto. È l'ora di mettersi in gioco.

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