AS Roma

Da Hummels a Soulé, c'è un mercato che deve ancora scendere in campo

Degli undici nuovi arrivati a Trigoria in questa lunga estate, in cinque devono ancora esordire. A Juric il compito di valorizzare i 30 milioni investiti per Matias

(MANCINI)

PUBBLICATO DA Simone Valdarchi
26 Settembre 2024 - 19:25

"La campagna acquisti estiva ha segnato l'inizio di un progetto strategico pluriennale pensato per riportare la Roma ai vertici del calcio europeo", firmato Dan e Ryan Friedkin. Nella nota rivolta ai tifosi della Roma e pubblicata tre giorni fa sul sito del club, i proprietari texani hanno voluto rimarcare l'impegno profuso in un calciomercato estivo, lungo e tormentato per certi versi, che ha portato a Trigoria undici volti nuovi, a fronte di dodici acquisti (tenendo conto anche del riscatto di Angeliño dal Lipsia per 5 milioni di euro pagabili in tre anni).

Come detto, undici nuovi calciatori, un'intera squadra: Ryan, Sangaré, Hummels, Hermoso, Abdulhamid, Dahl, Koné, Le Fée, Saelemaekers, Soulé e Dovbyk. Tanti di questi, in linea con il cambio di mentalità annunciato da dentro Trigoria, sono acquisti a lungo termine, investimenti fatti su profili futuribili, nella speranza che possano fare il bene della Roma in campo e un giorno, magari, anche il bene dei conti societari al momento dei saluti. Come tutti gli investimenti, dunque, va lasciato tempo al mercato estivo condotto dall'ex CEO Souloukou (affiancata dal nuovo arrivato Ghisolfi) di dare i frutti sperati.

Anche perché, ad oggi, è un calciomercato che ancora deve entrare in campo. Degli undici nuovi giocatori, infatti, in cinque non hanno ancora neanche visto il campo. Da Ryan a Sangaré, passando per Hummels e Abdulhamid, fino a Dahl (escluso anche dalla lista Uefa per la "fase campionato" dell'Europa League che partirà stasera all'Olimpico), tutti calciatori che attendono il loro esordio in maglia romanista. C'è chi invece è diventato fondamentale fin da subito, come Dovbyk, schierato sempre da titolare nelle prime cinque gare stagionali e già a quota due reti in campionato. Come lui, anche Le Fée prima e Saelemaekers poi erano stati gettati nella mischia immediatamente da De Rossi, salvo doversi fermare entrambi per i rispettivi infortuni.

Procedendo nell'elenco, Hermoso, arrivato da svincolato a mercato chiuso, ha giocato due spezzoni a Genova (male) e in casa contro l'Udinese (molto meglio) e stasera spera di scendere in campo dal 1' contro l'Athletic Club. Una posssibilità che sembra allontanarsi invece da Koné. Arrivato come il centrocampista di gamba chiesto a più riprese da DDR, il nazionale francese rischia di sedersi stasera per la seconda volta consecutiva anche se, per caratteristiche, Manu troverà sicuramente spazio in una mediana che, senza di lui, rischia di andare troppo piano. Arriviamo, infine, a Soulé.

Il talento argentino è stato il secondo investimento più pesante fatto dai Friedkin quest'estate (bonus compresi, la Roma ha messo sul piatto circa 30 milioni per prenderlo dalla Juventus). Approdato come possibile dopo Dybala, quando nelle idee della società c'era una Roma senza la Joya, Matias era l'esterno "con i piedi sulla linea" che il tecnico di Ostia aveva in mente per il suo 4-3-3. Ora che De Rossi non c'è più (anche se a dirla tutta anche lui aveva virato, chissà se in modo permanente, sulla difesa a tre) e al suo posto è arrivato Juric, la collocazione tattica di Soulé può diventare più complessa.

"Soulé lo vedo come trequartista, anche se può allargarsi e fare tutta fascia ma un po' di meno. Ha fatto una grande salto, è un ragazzo serio e avrà le sue occasioni", ha detto ieri Ivan Juric in conferenza stampa. Stando alle parole del tecnico croato, quindi, Matias rientra in quella serie di giocatori che possono agire alle spalle dell'unica punta Dovbyk, insieme a: Dybala, Pellegrini, Baldanzi e, volendo, anche El Shaarawy. Una discreta abbondanza per due maglie a disposizione, con tanti calciatori fondamentali e a cui si è rinunciato difficilmente da queste parti. Resta difficile però, al tempo stesso, immaginare 30 milioni seduti in panchina per tanto tempo. L'investimento è stato fatto e rivendicato, su di lui come su tutti gli altri, d'ora in avanti cominceremo a valutarne i frutti. C'è un mercato che deve scendere in campo.

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