Roma-Udinese, Juric sfida Runjaic in un derby slavo
Il tecnico giallorosso ha un forte sentimento patriottico e dice: "I croati sono quasi sempre i migliori". L'altro è tedesco, nato a Vienna, e ha origini croate, ma si sente jugoslavo
Uno, Ivan Juric, è nato e cresciuto in Croazia, prima di approdare in Spagna e poi in Italia, e non ha mai nascosto il suo forte sentimento patriottico. L’altro, Kosta Runjaic, col nuovo tecnico romanista condivide le origini croate, ma è di fatto un cittadino del mondo: nato a Vienna, ma di nazionalità tedesca, da bambino è vissuto anche a pochi chilometri da Belgrado e – quando si è presentato da nuovo tecnico dell’Udinese – ha detto: «Io mi sento jugoslavo». Domenica si affronteranno per la prima volta all’Olimpico: Juric alla prima da allenatore giallorosso, Runjaic da rivelazione delle prime quattro giornate di campionato. Le motivazioni non mancano a nessuno dei due: la speranza è che quelle di Ivan possano prevalere, per regalare alla Roma il primo successo in questo campionato. Un successo che manca dal 19 maggio scorso.
Runjaic
Dopo una carriera (non esaltante) nella seconda squadra di Francoforte, Runjaic ha iniziato la gavetta in panchina: Kaiserslautern da vice, poi ad interim, poi l’Under 19; stessa trafila anche all’Aalen, fino alla chiamata del Darmstadt; lì si mette in luce con una promozione dalla quarta alla terza serie, quindi Duisburg, ancora Kaiserslautern, fino al Legia Varsavia, ultimo club prima dell’approdo in Friuli. Da venditore di polizze assicurative ad allenatore in Serie A: in mezzo, le vittorie di una Coppa e di una Supercoppa di Polonia. Con l’Udinese è partito alla grande all’insegna di un 3-4-2-1 che ricorda molto quello di Juric: aggressivo, verticale, rapidissimo nelle ripartenze, con pressing a tutto campo; finora 4 vittorie e un pareggio tra campionato e Coppa Italia. Siamo ancora agli inizi, ma di certo la sua Udinese è una squadra da prendere con le molle, a maggior ragione in questo momento tanto delicato in casa Roma.
Juric
La storia di Juric è ben nota, se non altro perché buona parte della sua carriera calcistica si è sviluppata in Italia: dopo la militanza nell’Hajduk (la squadra di Spalato, sua città natale) è approdato in Spagna, al Siviglia; quindi il Crotone e il Genoa, seguendo il suo mentore Gian Piero Gasperini, al quale si ispira tutta la sua concezione tattica anche da allenatore. Se Runjaic si sente jugoslavo, Juric è invece orgogliosissimo della sua nazionalità, e in una recente intervista ha sottolineato: «Noi croati abbiamo il gene del talento: siamo meno di 4 milioni, ma siamo sempre i migliori, o quasi». Di talento, e di coraggio, gliene servirà una bella dose per risollevare le sorti della Roma; per quanto riguarda il morale dei tifosi e dell’ambiente, quello potrà essere risollevato soltanto dal tempo e dai risultati. Ma Juric è uno a cui piacciono le sfide.
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