Da Baldanzi a Juric, la linea diretta con la GR Sports di Riso
La cronistoria da gennaio ad oggi delle operazioni, tentate e riuscite, con il mondo vicino al procuratore che cura gli interessi anche di Mancini e Cristante
Il mare è pieno di pesci, ma alcuni sono più belli di altri. Dopo aver liquidato nel giro di un quarto d’ora o poco più Daniele De Rossi, i vertici della Roma si sono trovati a dover scegliere a chi affidare la propria panchina nel minor tempo possibile, con un allenamento da dover dirigere e la sfida all’Udinese capolista alle porte. In quel momento, nella caotica mattinata di mercoledì a Trigoria, c’è stato il sondaggio per Terzic, si è fatto un tentativo per fermare l’aereo che proprio in quelle ore dalla Capitale ha portato Pioli - che ha risposto «Troppo tardi» - in Arabia. Alla fine però a spuntarla è stato Ivan Juric, che ha accettato il contratto fino al 30 giugno, da 2 milioni circa, con opzione di rinnovo per un’altra stagione. Un nome che magari può aver sorpreso qualcuno - con gente come Allegri, Sarri o Tuchel liberi - ma forse, guardando più attentamente, si scopre che il croato, tra i tanti pesci del mare, era quello con i colori giusti, più appariscenti. E, dettaglio non da poco, è assistito dalla GR Sports di Giuseppe Riso.
Dimmi di chi sei e ti dirò dove vai
Per spiegare e uscire dalla metafora marina occorre fare qualche passo indietro ma, prima ancora, una doverosa premessa: tutte le società nel calcio di oggi si legano, chi più chi meno, ad agenzie di procuratori, molto utili al livello strategico. Questo per specificare che l’evidente preferenza di un determinato canale negli ultimi tempi da parte della dirigenza della Roma, in particolar modo nella persona della CEO Lina Souloukou, non rappresenta di per sé un problema.
Tornando al racconto, si diceva, occorre fare un passo indietro a fine gennaio. De Rossi si è appena insediato come nuovo allenatore e Pinto è pronto a salutare di lì a qualche giorno. Proprio nelle ultime ore della finestra invernale di mercato arriva un colpo in entrata: l’acquisto a titolo definitivo di Tommaso Baldanzi dall’Empoli. Il mancino arriva nella Capitale per 10 milioni più 5 di bonus, oltre al 20% sulla futura rivendita da riconoscere ai toscani. Rileggere oggi questi numeri, con ancora negli occhi gli investimenti dell’estate conclusa, si può avere l’impressione, sbagliata, di un acquisto tutto sommato nelle cose. La realtà però è che un’operazione alla Baldanzi i Friedkin non la concludevano dal 2021, con il primo calciomercato dell’era Mourinho. Insomma un impegno importante con la società ancora alle prese con il transfer balance imposto dall’accordo firmato con la Uefa. DDR è contento ha il suo vice-Dybala e sorride anche Giuseppe Riso, agente di Tommaso, che a Roma cura già gli interessi di Gianluca Mancini e Bryan Cristante. Nelle cronache dell’epoca - si parla solo d’inizio 2024, ma coi ritmi del calcio moderno sembra ormai un’era fa - viene sottolineato come per la buona riuscita dell’affare sia stato decisivo il ruolo svolto da Souloukou.
Passa qualche settimana e i vertici del club, salutato Tiago Pinto, sono impegnati nel valutare i possibili sostituti del manager portoghese. Viene interpellato anche il tecnico di Ostia, che suggerisce due figure: l’ex Frederic Massara e Nicolas Burdisso. Mentre a Houston attendono novità dagli algoritmi di Charles Gold che qualche mese dopo avrebbero premiato Florent Ghisolfi, la CEO avanza la candidatura di François Modesto. Direttore tecnico del Monza ed ex giocatore e dirigente dell’Olympiacos - anni durante i quali, oltre a lavorare a stretto contatto col presidente Marinakis, ha avuto modo di conoscere Lina. Inoltre, ai fini del racconto, non è da sottovalutare la società d’appartenenza - il Monza per l’appunto - visto che Giuseppe Riso non ha mai fatto mistero di dovere in gran parte il suo approdo in questo mondo ad Adriano Galliani - conosciuto nei panni di cameriere di un ristorante frequentato ai tempi dall’ad del Monza e da Berlusconi - e che la sua GR Sports cura gli interessi di 7 giocatori brianzoli, a cui vanno aggiunti altri passati di lì - Carlos Augusto, Rovella, Carboni e Colombo - e l’ex allenatore Raffaele Palladino. Le cronache rosa, poi, raccontano di come Modesto sia legato sentimentalmente ad un membro della GR Sports, ma queste sono cose che lasciamo, per l’appunto, alle cronache rosa.
Alla fine vincono i numeri di Gold e Ghisolfi sbarca a giugno, ma nel frattempo altre decisioni importanti sono state prese dentro le alte mura di Trigoria. Come quella di proseguire con De Rossi, scelta presa direttamente dai Friedkin visti i risultati ottenuti dalla squadra. Vox presidenti vox dei, il triennale - arrivato solo a fine giugno - è realtà, anche se nel frattempo erano stati sondati altri nomi dalla dirigenza. Tra questi, il profilo di Palladino sembrava trovare una possibile sponda proprio nella CEO. In un’estate di cambiamenti, le posizioni da coprire dentro la Roma sono parecchie e alla fine una figura dal Monza arriva. Si tratta di Roberto Trapani che, dopo aver rescisso con i brianzoli, viene nominato a luglio come “Head of Recruitment”, sostituendo Placido alla guida del settore giovanile.
E così arriviamo all’altro ieri e alla fine del racconto, con Riso che un’ora dopo l’uscita di De Rossi da Trigoria varca il cancello in direzione opposta per chiudere l’accordo tra Roma e Juric. Il mare è pieno di pesci.
© RIPRODUZIONE RISERVATA