Via da Roma
Il fuoco amico che rischia di tenere De Rossi lontano per sempre
Via da Roma è diventata ormai l'unica destinazione possibile per tutti quelli che sanno fare calcio ma ai quali qui, per un motivo o per un altro, viene impedito. Via da Roma diventa un posto bellissimo anche per chi ama Roma più di ogni altra cosa al mondo. Bellissimo e struggente, perché un minuto prima via da Roma ti sembra l'inferno, ma nel momento in cui ti accompagnano alla porta capisci che è l'unica soluzione possibile per ritrovare almeno il tuo paradiso interiore. Via da Roma è il posto dove Luis Enrique ha fatto pace con i suoi demoni, dove Sabatini ha paradossalmente ripreso a respirare, dove Ranieri ha potuto esprimere tutta la sua romanità, dove Spalletti ha firmato l'armistizio con il suo carattere, dove Mourinho è ringiovanito, dove altri allenatori più o meno preparati sono tornati a capire le loro stesse strategie disegnate sulla lavagna, dove giovani di talento hanno all'improvviso trovato la loro dimensione, dove dirigenti sono rifioriti. E il bello è che stando noi a Roma abbiamo sempre pensato che via da Roma fosse un posto dove in fondo meritavano di stare solo quelli che non la volevano capire fino in fondo, e ci siamo convinti pure che fosse quasi sempre colpa loro se poi finivano lì, lontano.
Solo in due si sono sentiti per tutta la loro vita fuori posto al pensiero di andare via da Roma e sono gli unici due che abbiamo sempre pensato che sarebbero rimasti con noi, a Roma, anche quando le circostanze sembravano metterli (momentaneamente) al bando. Uno, Francesco Totti, è sempre lì, soggiorna in periferia, ma batte nel cuore del nostro cuore. È lì, attende. Ma l'altro, Daniele De Rossi, stavolta l'hanno cacciato male e forse è per sempre. Ed è un lutto che non riusciamo ad elaborare. Ieri ci hanno detto che dalla nostra vita parallela (ogni tifoso di calcio ne ha una) Daniele De Rossi dovrà sparire per sempre. Fino al 16 gennaio 2024 ognuno di noi sapeva che sarebbe tornato presto, giusto una questione di tempo. Adesso no, adesso rischia di essere una separazione definitiva. Perché se De Rossi un giorno potrà anche sorridere alle ridicole argomentazioni che lo hanno portato via da Roma, del tradimento di una parte della sua gente nei giorni in cui sarebbe stato importante invece schierarsi al suo fianco non potrà mai dimenticarsene.
© RIPRODUZIONE RISERVATA