AS Roma

Mercato, preparazione e modulo: i tre nodi di Juric

Giocatori che non ha scelto e una squadra non preparata dal punto di vista fisico a reggere il suo gioco, con l'incognita del sistema da adottare

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Andrea Di Carlo
19 Settembre 2024 - 12:31

"Sempre e per sempre dalla stessa parte mi troverai". Quella della Roma e questo sentimento, seppur con il cuore lacerato dal fulmineo e incomprensibile (se non per gli amanti delle statistiche) addio di De Rossi, è sempre presente. E il presente si chiama Ivan Juric: ora è lui "l'allenatore della Roma". Un ruolo, una didascalia, una definizione che dovrebbe portare tutti a remare verso una sola direzione, fermo restando che rimane legittima ogni forma di (civile) protesta davanti all'operato della società. Ma ora la domanda che in tanti si stanno ponendo è la seguente: perché proprio lui? E soprattutto: ma è l'allenatore giusto per le caratteristiche presenti nella rosa giallorossa?

Il mercato

Non ha mai lavorato in piazze dove il budget stanziato per i rinforzi permettesse voli pindarici nella costruzione della rosa, ma quanto meno, tra diverse difficoltà (celebre la lite con il ds del Torino Vagnati) ha sempre chiesto e più o meno ottenuti giocatori funzionali al suo sistema di gioco. Giocatori di gamba, di resistenza, intercambiabili e pronti a reggere per tutta la gara un incredibile sacrificio fisico per la pressione da portare sugli avversari. Difesa a 3 sì, ma soprattutto corsa e gli esterni giusti, il tasto dolente del mercato della Roma: le conferme di Angelino e Celik, l'arrivo di Abdulhamid, Dahl (non in lista Uefa) e Sangaré. Se pensate ai Bellanova o Aina siamo da tutt'altra parte. Ma con questo materiale tecnico Juric dovrà ridisegnare la sua squadra, avvicinandola il più possibile alla propria idea di gioco.

La preparazione

La prima frase che è stata possibile udire nel video pubblicato dalla Roma durante la prima seduta a Trigoria è stata: "Ritmo, ritmo". Tutto quello che è mancato negli ultimi anni alla Roma, quella lacuna che De Rossi aveva chiesto di colmare sul mercato: unico giocatore di gamba arrivato Koné, forse possiamo inserire anche Saelemaekers (infortunato) e Soulé. Non solo, se in partenza manca e non hai avuto modo di allenarla, allora siamo nei guai. Le preparazioni estive di Juric, alla pari di quelle di Gasperini e Conte, sono estenuanti, con i giocatori stravolti dalla fatica al termine delle sedute atletiche. Il compito ai preparatori Barbero e Ostojic di provare ad aggiungere benzina nelle gambe di una squadra che di ritmo e resistenza sembra averne davvero poca.

Il modulo

3-4-2-1 o al massimo 3-4-1-2, oltre non si va. Per concetto, convinzione ed esperienza, perché è il modulo che conosce meglio e che ha sempre dato i risultati sperati.
Un modulo che De Rossi stava cercando di sperimentare, senza aver trovato ancora la quadra. Va bene la difesa a tre, anche se le rotazioni rischiano di essere cortissime, ma c'è qualità ed esperienza nel reparto arretrato. Ma il primo alert arriva, come scritto poco fa, sugli esterni.
Chi a sinistra? E chi a destra? Per gamba forse Zalewski e Abdulhamid sono quelli che più potrebbero avvicinarsi al suo credo, ma verrebbe meno la qualità di Angelino, di possesso e crossa. Bel dilemma. In mezzo un gestore di palla sarà affiancato da Koné, poi ogni volta bisognerà scegliere due suggeritori alle spalle di Dovbyk.
Pellegrini e Dybala? E Soulé in seconda battuta? E se volesse mettersi con le due punte, Shomurodov diventerebb un titolare di questa Roma o è ruolo che può interpretare anche uno come la Joya? 

Tanti dubbi che speriamo fortemente mister Juric possa spazzar via dalla nostra testa e farci vedere al più presto una Roma tonica e vincente. Quello lo si chiedeva a De Rossi, quello qualcuno lo sta chiedendo anche a Juric. E allora in bocca al lupo mister. 

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