AS Roma

Ivan il guastafeste

Il tecnico ha firmato un annuale con opzione di rinnovo in caso di Champions. Aveva provato a rovinare l’addio al calcio a Totti. Il suo collaboratore Orecchio "spione" a Trigoria

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Iacopo Mirabella - Lorenzo Latini
19 Settembre 2024 - 06:30

Ivan Juric è il nuovo allenatore della Roma: il 49enne croato era svincolato dopo le tre stagioni sulla panchina del Torino ed è stato scelto per sostituire Daniele De Rossi, esonerato nella mattinata di ieri davanti allo stupore e alla sorpresa di tutto il popolo giallorosso. Prima di andare all-in sul croato, la Roma aveva provato a chiudere per Stefano Pioli che ha scelto però di declinare l’offerta e di volare in Arabia Saudita sulla panchina dell’Al-Nassr. 

Dopo il “no” ricevuto il club giallorosso ha scelto di virare su Juric, con l’imminente chiamata e arrivo a Trigoria (attorno alle ore 12 a bordo di un van) del suo procuratore Giuseppe Riso. Poche ore dopo anche l’ex tecnico del Torino (dopo aver preso un treno da Torino alla Capitale) ha varcato la porta di Trigoria, poi tutti in ufficio per il colloquio che ha portato alla firma sul contratto che lo legherà ai giallorossi fino al 30 giugno del 2025, con eventuale opzione di rinnovo per un altro anno in caso di raggiungimento della Champions League. Poco oltre le ore 18 la Roma ha ufficializzato l’incarico del croato attraverso un comunicato ufficiale sul sito, prima pubblicato con la foto del croato all’Olimpico con la divisa del Torino e successivamente cambiata con la prima immagine ufficiale di Juric con la divisa di allenamento giallorossa.

Gli incroci con la Roma 

Da calciatore, con la maglia del Genoa, Juric ha affrontato 6 volte i giallorossi tra il 2007 e il 2010: il bilancio è di 4 successi romanisti, 2 liguri. Sono invece il doppio (12) gli incroci tra la Roma e lo Juric allenatore, che in Serie A ha allenato Genoa, Verona e Torino: il primo risale all’8 gennaio 2017, quando la Roma di Spalletti espugnò Marassi 1-0 grazie a un’autorete di Izzo. Il ritorno, all’Olimpico, coincise con l’addio al calcio di Francesco Totti, il 28 maggio 2017: la vittoria sofferta, all’ultimo respiro, grazie al 3-2 firmato da Diego Perotti, mise a dura prova le coronarie di tutti i romanisti, e nella circostanza Luciano Spalletti ebbe un acceso diverbio con il collega croato, probabilmente dettato dall’adrenalina di una gara combattutissima, nonostante la salvezza già acquisita dai liguri. 
Quindi il passaggio al Verona, dove Juric ha avuto modo di valorizzare calciatori come Barak, Pessina, Lazovic e Amrabat, oltre ovviamente a Marash Kumbulla, acquistato dalla Roma nell’estate 2020 dopo un’ottima annata con i gialloblù. L’unico successo di Juric contro i giallorossi risale proprio alla sua avventura veronese, ma non maturò sul campo: il 19 settembre 2020, alla prima di campionato, la Roma di Fonseca pareggiò 0-0 al Bentegodi. Ma ecco intervenire il Giudice sportivo: Amadou Diawara era stato inserito dal club nella lista degli Under 23 consegnata alla Lega, nonostante il centrocampista avesse compiuto proprio in estate 23 anni; l’errore costò caro ai giallorossi, che si videro sanzionati con lo 0-3 a tavolino. 
Per Juric seguirono cinque sconfitte e due pareggi contro la Roma, ora sua nuova squadra. L’ultimo precedente risale al 26 febbraio scorso, proprio contro Daniele De Rossi: in quella circostanza la Roma vinse 3-2 trascinata da un immenso Paulo Dybala, autore di una tripletta. La vigilia del match fu animata da un episodio a dir poco singolare, degno di una spy-story: Michele Orecchio, match analyst dei granata, fu beccato a Trigoria mentre spiava la rifinitura dei giallorossi durante un controllo delle forze dell’ordine, che prontamente lo allontanarono dal “Fulvio Bernardini”. 

Trattativa saltata

A giugno il destino di Ivan Juric aveva previsto altri scenari. Il croato era ad un passo dall’Hajduk Spalato (squadra in cui ha giocato), club con il quale aveva trovato l’accordo totale. Mancava solo la fumata bianca e l’ufficialità, ma nel giorno in cui sarebbe dovuto essere presentato ai tifosi anche attraverso un video registrato di presentazione, il croato ha scelto di fare un passo indietro e di rifiutare la proposta dello Spalato. Probabilmente Juric ha scelto di rifiutare e tenersi la porta aperta per il ritorno in Serie A, anche perché il suo staff (praticamente tutto italiano tranne un membro) preferiva rimanere in Italia. L’attesa ha ripagato sicuramente e il tecnico croato non ha tentennato neanche un secondo prima di accettare la proposta della Roma. 
Solo lunedì Juric era sugli spalti dell’Ennio Tardini per seguire la sfida tra Parma e Udinese, con i friulani che saranno gli avversari della Roma proprio domenica all’Olimpico. Segno del destino o colpo di fortuna? Solo il tempo ci darà le risposte ma ora quello che conta è sostenere sempre e solo la Roma, con una stagione ancora da giocare e da vivere. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

CONSIGLIATI