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Roma, ecco Juric: dai calciatori valorizzati alla media punti da migliorare

Per il tecnico croato è l'occasione più importante della carriera. La solidità difensiva il punto di forza. Diversi i calciatori lanciati, tra cui Kumbulla

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Lorenzo Paielli
19 Settembre 2024 - 09:25

Un fulmine a ciel sereno in quella che sembrava dovesse essere a Trigoria una normale giornata di lavoro. La Roma esonera De Rossi e, nel giro di poche ore, annuncia come nuovo responsabile dell’area tecnica Ivan Juric. L’allenatore croato classe 1975 era senza una panchina dallo scorso giugno, mese in cui si è liberato dal Torino. Diverse le esperienze sulle panchine di Mantova, Crotone, Genoa, Hellas Verona e Torino. In Calabria la storica promozione in Serie A, arrivando secondo in classifica ad 82 punti. Con gialloblù e granata arrivano risultati discreti nella massima serie: una carriera sicuramente non esaltante dal punto di vista dei piazzamenti – che oscillano tra il nono e il decimo posto - ma, il tecnico croato, ha saputo dimostrare alcune interessanti caratteristiche dal punto di vista tattico. Pur ottenendo solo noni o decimi posti dal 2019 ad oggi, una delle caratteristiche positive della filosofia di Juric è la solidità difensiva. Rigorosamente a 3 nella linea difensiva, nei due anni con l’Hellas Verona ottiene un 9° e un 10° posto con 51 e 48 gol subiti. Sulla panchina del Torino, dalla stagione 2021-22 a quella 23-24, i gol subiti registrati sono rispettivamente 41; 42 e 36. Ottimi numeri, a discapito di una fase offensiva decisamente più scarna (46, 42, 36 nell'avventura granata).

I punti di forza e i giocatori valorizzati

E proprio l'attenzione e la cura alla fase difensiva e dell'uno contro uno è motivo dei tanti difensori lanciati e/o cresciuti esponenzialmente sotto la guida di Juric: a partire dal volto noto in casa giallorossa, ovvero Marash Kumbulla, che ha condiviso con il croato la stagione 19/20 all’Hellas Verona prima di passare alla Roma registrando 26 presenze e 1 gol. Altri due profili difensivi che in gialloblù si sono resi protagonisti sotto la guida del neo tecnico giallorosso sono Federico Dimarco e Amir Rrahmani: l’ottimo campionato nel 20-21 dell’esterno sinistro in prestito dall’Inter (37 presenze, 5 gol e 3 assist) è valso la chiamata e la permanenza definitiva in nerazzurro. Il centrale kosovaro ha registrato 37 presenze nel 19-20, passando poi al Napoli al termine della stagione. Non solo difesa, un altro reparto particolarmente attenzionato da Juric è il centrocampo: lo sanno bene Matteo Pessina e Sofyan Amrabat, che agli ordini del tecnico in veste gialloblù hanno espresso le proprie potenzialità al massimo. "Mi piace molto il mister, è una grande persona e non guarda l'età", lo ha confermato Destiny Udogie, in prima persona, dopo l'esordio con l'Hellas Verona nella stagione 20-21 sotto l'ala protettrice del croato.

 Ovviamente non potevano mancare gli exploit nel corso dell’esperienza al Torino: la consacrazione di Buongiorno è solo un esempio dell’attenzione curata nei confronti della difesa, così come l’intuizione di spostare Ricardo Rodriguez come braccetto di sinistra nella difesa a tre. Oltre alla richiesta specifica di Samuele Ricci per la mediana, nel 3-4-2-1 di Juric un ruolo fondamentale è ricoperto dalla seconda punta: Vlasic è solo uno degli ultimi esempi rilevanti in questo senso.

Una media da migliorare

Una media punti da migliorare se l’obiettivo è la Champions League. Nelle ultime esperienze, la media dei punti raccolti per ogni partita non sorride all’ex allenatore del Torino: in granata è fermo a 1,40 in 122 partite; con l’Hellas Verona 1,23 in 79 partite; la più alta rimane quella dell’avventura – se pur lontana – a Crotone, in Serie B: 1,96. Per Juric sarà l’occasione più importante della carriera: con un anno a disposizione e una rosa già completata al suo arrivo, il lavoro da fare sarà tanto e intenso. Dopo il fulmine a ciel sereno, è ora di rimboccarsi le maniche.

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