Da Firenze a Genova: gli errori pesano anche per DDR. Già 3 i punti persi

Da Mourinho a De Rossi: stessa storia, stesso posto, stessi guai. Cambia il tecnico, non lo svolgimento dei fatti. Anche con DDR sono arrivati tanti, tanti episodi che hanno messo i bastoni fra le ruote. A partire da quel rigore assegnato - e poi parato da Svilar - alla Fiorentina. È il 10 marzo e, sull’1-2, Paredes tira leggermente la maglia di Belotti, in area, al 78’. L’attaccante accentua la caduta: arriva un penalty generosissimo. Il portiere romanista non si fa sorprendere e para il tiro di Biraghi. Dopodiché la Roma segna e porta a casa il 2-2.

C’è poi il mancato tiro dal dischetto del 2 aprile scorso contro il Lecce: è il 55’, Zalewski si avventa su un pallone; Blin, però, ostacola il polacco e Falcone travolge entrambi. Per l’arbitro non c’è nulla. I fatti mostrano altro. La partita terminerà 0-0: due punti persi. Altro giro, altra corsa. Stavolta bisogna voltare le pagine fino all’ultima di campionato contro l’Empoli. Niang decide la partita al 3’ di recupero, ma poco prima c’è stato un intervento irregolare su Bove del francese che avrebbe meritato il giallo. Il secondo, per l’esattezza, con conseguente espulsione. Niente da fare: l’1-2 decide la retrocessione del Frosinone e lascia un finale amaro a De Rossi e i suoi uomini. 

Dall’Empoli all’Empoli. Arriva all’Olimpico, nell’1-2 contro i toscani, la prima grande sbavatura della stagione 2024-25. E arriva quando, nei minuti finali, Gyasi trattiene Shomurodov in area e non gli consente di calciare bene verso la porta avversaria (trovando le mani del portiere Vasquez). «Eldor non aveva motivo di buttarsi in quella situazione», dirà DDR. A concludere la lista l’intervento di De Winter su Dybala, che costa due punti ai giallorossi. Manca un giallo, oltre al rigore. E sono già 3 i punti persi nel 2024-25. Gli errori iniziano a pesare.