DDR e Gila, vent’anni da amici e avversari
A Marassi si ritroveranno due protagonisti del Mondiale 2006
Da Pavia a Genova - dove De Rossi e Gilardino si ritroveranno domenica - ci sono poco più di 100 chilometri, per la precisione 108. Ed è lì, nella cittadina lombarda, che i due hanno condiviso per la prima volta il campo nel calcio professionistico. Era il 5 settembre 2003, qualificazioni dell’Europeo Under 21: gli Azzurrini di Gentile travolsero 8-1 il Galles, e Gilardino ne fece quattro, l’ultimo dei quali su assist proprio di De Rossi. Qualche mese più tardi, in Germania, vinsero l’Europeo: in finale, quella che allora era Serbia e Montenegro fu battuta 3-0 grazie alle reti di De Rossi, Bovo e Gilardino. Di nuovo in Germania, due anni dopo, DDR e Alberto coronarono il sogno di ogni calciatore: vincere il Mondiale. Gilardino compì 24 anni poche ore dopo la semifinale contro i tedeschi, mentre Daniele non ne aveva ancora 23 quando calciò uno dei rigori decisivi con la Francia.
Predestinati, si direbbe con un termine fin troppo in voga nel mondo calcistico. I due si sono ritrovati spesso in azzurro, negli anni a seguire: in totale, tra Under 21, Italia Olimpica e nazionale maggiore, 51 partite insieme nell’arco di dieci anni, dal 2003 al 2013. L’ultima, il 6 settembre 2013 (quindi dieci anni e un giorno dopo la prima), fu Italia-Bulgaria di qualificazione ai Mondiali brasiliani, a Palermo, vinta 1-0 con gol proprio di Gilardino. In Serie A i due si sono affrontati spesso: De Rossi sempre con la stessa maglia, Gilardino con quelle via via di Parma, Milan, Fiorentina, Palermo ed Empoli.
In panchina
Appesi gli scarpini al chiodo, si sono iscritti entrambi al corso UEFA Pro a un anno esatto di distanza: Gilardino si è diplomato nel 2022, De Rossi nel 2023. Oggi guidano entrambi dei club blasonati, seppur con obiettivi e ambizioni decisamente diversi tra loro. Fanno parte della cosiddetta “generazione giovane” dei tecnici under 45, di cui fanno parte anche Thiago Motta, Palladino, Paolo Zanetti e Cesc Fabregas. Nella passata stagione l’ex attaccante ha portato i rossoblù a una salvezza tranquilla, mentre Daniele ha risollevato la Roma dopo una partenza pessima e l’ha condotta fino alle semifinale di Europa League. Domenica si ritroveranno l’uno di fronte all’altro, e l’abbraccio sarà dei più sinceri; poi, però, per 90’ più recupero, i vecchi amici saranno rivali.
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