Allez Koné: Bleus e Roma applaudono
Brilla alla prima gara da titolare in nazionale. DDR lo aspetta per dare un volto nuovo alla sua mediana
In attesa del debutto da titolare in maglia giallorossa - che presumibilmente arriverà domenica prossima a Marassi contro il Genoa - Manu Koné ha esordito dal primo minuto con la nazionale francese. E lo ha fatto in grande stile, incassando i complimenti degli addetti ai lavori, della stampa transalpina, del Ct Deschamps e dei compagni nei Bleus (compreso il rivale Guendouzi: «Spero non giochi così anche nel derby», le parole del biancoceleste). E i tifosi romanisti, grazie al potere del web, hanno potuto apprezzare tutte le giocate del neo-giallorosso, che lunedì sera a Lione contro il Belgio è stato schierato da Deschamps in un centrocampo a tre con Kanté e appunto Guendouzi. Dopo qualche difficoltà nei minuti iniziali (una palla persa che ha favorito una ripartenza avversaria e un fallo che gli è valso il cartellino giallo dopo appena 4’), il ventitreenne ha preso in mano le redini del centrocampo francese, con giocate d’alta scuola e intensità. In un paio di circostanze se n’è andato via in slalom, costringendo i belgi a buttarlo giù; ha recuperato il possesso e fatto ripartire l’azione, con un’opera di “pulizia” del pallone preziosa; ha verticalizzato per gli scatti di Dembélé e Kolo Muani, i due marcatori nel 2-0 finale ottenuto dai transalpini. Gli applausi dei connazionali hanno fatto eco a quelli dei romanisti che - dopo i 18’ minuti all’Allianz Stadium contro la Juve - attendono di vederlo in campo dall’inizio. Al triplice fischio, l’account ufficiale della Francia su Twitter ha pubblicato un tweet con alcune statistiche dell’esordio da titolare di Koné: 80 palloni giocati, 10 palloni recuperati, 13 duelli e 8 tackle vincenti.
Numeri importanti, a maggior ragione se si tiene conto che Manu era un debuttante. Con la mezz’ora giocata contro l’Italia venerdì scorso sono 122 i minuti complessivi disputati, con il 92% dei passaggi riusciti (74 su 80): un dato, quest’ultimo, che evidenzia come l’ex Gladbach non sia soltanto un giocatore di gamba, ma anche uno in grado di dare geometrie alla squadra. Chiaramente il suo dinamismo e la sua fisicità sono le caratteristiche principali che interessano a De Rossi, ma non sono le sole. Il tecnico, che da tempo chiedeva un profilo simile per la sua mediana, lo ha voluto a tutti i costi. Il motivo? Migliorare un reparto che, negli ultimi anni, è risultato spesso “mono-passo”, lento in fase di recupero e fragile quando si trattava di fare da schermo alla difesa.
Con Koné si spera quindi di dare il tanto agognato cambio di passo, inteso sia in fase di impostazione, sia in fase di interdizione. Il “box-to-box” che mancava dai tempi di Veretout è dunque un altro francese, ma con caratteristiche ben diverse rispetto all’ex viola. Ora non resta che vederlo all’opera in maglia giallorossa: troppo breve lo spezzone di Torino per dare un giudizio, soprattutto perché Koné era sbarcato soltanto 48 ore prima della trasferta: De Rossi lo ha buttato nella mischia per fargli assaporare un po’ l’atmosfera, ma chiaramente Manu non poteva aver già assimilato movimenti e meccanismi. Per quelli ci vorrà un po’ di tempo; nel frattempo, il ragazzo di origini ivoriane si gode i titoli delle testate francesi (e della nostra). Da oggi sarà di nuovo al lavoro a Trigoria con i nuovi compagni: c’è da preparare la delicata trasferta di domenica contro il Genoa.
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