Intensità e qualità: Manu c’è
Venti minuti all’Allianz, più di mezz’ora contro l’Italia. Il francese ha convinto tutti e punta dritto verso Genova
Dall’Allianz Stadium al Parco dei Principi, passando per Lione e Genova, prima di godersi l’esordio davanti ai 60mila dell’Olimpico. La vita di Manu Koné nelle ultime settimane può essere paragonata ad un giro sulle montagne russe. In poco tempo è passato dall’essere un promettente mediano del Borussia M’gladbach ad un nuovo elemento della Roma di De Rossi, corteggiato fino a che è stato possibile anche dal Milan: nel mezzo i Giochi Olimpici di Parigi e l’esordio, avvenuto venerdì sera, sempre nella capitale francese, con la maglia dei Blues. Di fronte? L’Italia, il paese nel quale da poco si è trasferito, scherzi del destino che solo il calcio sa disegnare.
Un esordio molto positivo, la possibilità di replicare lunedì sera contro il Belgio, prima di fare rientro a Roma, per preparare al meglio la gara di campionato contro il Genoa. Vietato sbagliare, impensabile non tornare nella Capitale con i tre punti in valigia: per battere il Grifone serviranno tanta intensità e qualità nelle giocate, nel mezzo e sottoporta. Manu è pronto.
Giocatore chiave
La chiarezza comunicativa di De Rossi non lascia spazio a eventuali equivoci. E quando recentemente il tecnico giallorosso si è espresso sull’acquisto del mediano francese, in molti hanno capito l’importante e la centralità di cui godrà l’ex Borussia: «Koné? penso che proprio a livello di caratteristiche un giocatore come Koné era proprio quello che ci mancava, mettere un po’ di “ciccia” lì in mezzo al campo è quello che avevo chiesto più e più volte. Penso sia proprio un acquisto mirato».
Road to Genova
E adesso viene il bello, perché l’acquisto mirato è diventato realtà e ora va solo inserito nel motore giallorosso per raggiungere i giri giusti. La prima occasione l’ha avuta a Torino contro la Juventus, da Genova inizierà un periodo di apprendimento tattico che lo porterà, per un discorso di caratteristiche, poche volte a non esser schierato dal primo minuto.
Koné non offre solo quantità e qualità, ma anche una versatilità tattica da non trascurare: può giocare tranquillamente da vertice basso in un 4-2-3-1, accanto ad un giocatore di manovra e pensiero; può giocare nei due di un centrocampo a quattro, interpretando il ruolo del mediano più mobile; infine può agire da mezzala in una mediana a tre, sia a destra che a sinistra, offrendo interdizione, cambio di passo e qualità nelle giocate.
La musica, quella che a Koné piace tanto ascoltare prima delle partite immerso nelle sue cuffie formato maxi, sta per cambiare nel cuore della mediana. Kouadio Emmanuel Boris, per tutti Manu, è arrivato a Roma per riscrivere da zero le gerarchie e prendersi le chiavi di un reparto chiave per le ambizioni giallorosse.
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