Hummels e una Champions da maestro: 1º per recuperi e tackle vinti, nessuno in campo più di lui
Venticinque falli tra campionato e UCL, solo otto i gialli e un’espulsione. In gol quattro volte nel 23-24
35 anni - 36 a dicembre -, eppure ancora tanto da dare. Mats Hummels non ha esaurito le energie, malgrado l’età avanzata e la quantità elevatissima di sfide disputate. Sono 701 le presenze in carriera, dall’Under 19 del Bayern Monaco alla finale di Champions League dello scorso 1º giugno. La seconda, dopo quella del 2013 disputata con la maglia del Borussia Dortmund contro gli ex compagni del Bayern. E 442 di queste apparizioni, quelle raccolte nel campionato tedesco, sono valse la 33ª posizione nell’albo d’oro dei giocatori con più gare della Bundesliga.
I numeri in Bundes
A proposito di Bundesliga: nella stagione 2023-24, Hummels ha giocato 25 partite (sulle 36 disponibili), 1.582 minuti totali in campo. Solo 12 i falli e 4, invece, i cartellini gialli. Un’espulsione. E il numero di sanzioni, nei campionati da lui disputati (sia col Bayern, sia col Dortmund), si è spinto solo due volte sul 5 o oltre. Ciò significa che quasi mai ha rimediato una squalifica per somma di ammonizioni.
Grinta da campione
Ma è in Champions League che, la scorsa stagione, il difensore ha mostrato tutta la sua esperienza. I 1.170’ nelle 13 presenze accumulate (vale a dire tutti i minuti a disposizione) lo rendono il giocatore più presente in campo nel torneo. Ha chiuso al primo posto per palloni recuperati (120; addirittura 38 in più del secondo classificato, il suo compagno di reparto Schlotterbeck), tackle (57), tackle vinti (37) e disimpegni tentati (66). Tredici i falli commessi, quattro i gialli raccolti (come in campionato). Numeri che, così come l’intelligenza tattica e la bravura difensiva, hanno aiutato la squadra di Terzic a raggiungere l’ultimo atto, perso poi contro il Real Madrid.
Presenza costante
Contando tutte le competizioni, sono 40 le presenze e 2.932 i minuti nel 23-24. Più delle due stagioni precedenti, 22-23 e 21-22. Poche volte è stato forzato all’assenza; nella maggior parte dei casi in cui è mancato, il tecnico ha deciso di lasciarlo in panchina. Lui ha risposto alla grande quando è stato chiamato in causa. E in alcuni casi (4) è arrivato anche il gol. E ora è pronto a mettersi in gioco con la maglia della Roma.
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