Contran (coll. tecnico Arabia Saudita): "Abdulhamid può far bene"
Il collaboratore dello staff di Mancini ha parlato in un'intervista a Numero Diez, soffermandosi sul nuovo acquisto giallorosso, arrivato dalla Saudi Pro League
La Roma ha appena accolto nella Capitale Saud Abdulhamid, il nuovo terzino giallorosso. Del giocatore ne ha palrato Simone Contran, collaboratore tecnico dell'Arabia Saudita, parte dello staff di Roberto Mancini. Queste le sue parole sul nuovo acquisto giallorosso, rilasciate nell'intervista a NumeroDiez:
Si parla tanto di giocatori stranieri accostati alla Saudi Pro League, ma , ragionando sul percorso inverso: sono pochi i ragazzi che vantano esperienza in europa e uno di questi potrebbe essere Saud Abdulhamid, accostato alla Roma. Che giocatore è? Lo consiglia ai giallorossi?
“Saud Abdulhamid è uno dei migliori che abbiamo. Ha corsa e qualità negli ultimi metri: è il classico terzino di spinta, da noi gioca come quinto. Ha una falcata importante e velocità nel dribbling. Sicuramente può far bene. Viene difficile dar valutazioni perché la Serie A è un campionato di livello differente: abbiamo visto tanti giocatori importanti trovarsi male, è difficile giocare in Italia. Così come Saud, ce ne sono tanti altri che possono migliorare ed essere pronti per un campionato top, senza coinvolgere esclusivamente le squadre top".
Questa operazione di mercato può risultare l'inizio di un trend di giocatori dell'Arabia Saudita verso l'Europa?
“Certo, pùò essere così. Affrontando squadre di diverso calibro, ho notato che anche rappresentative come la Giordania hanno giocatori come Ta'mari, il quale gioca al Montpellier, che fa la differenza. Ci sono giocatori molto interessanti che potrebbero militare in Serie A, in Serie B, così come in altri campionati europei. Penso che sia giocatori che staff che Federazione vogliano crescere e farsi notare anche all'estero. La particolarità dell'Arabia Saudita è che tutti i giocatori militano in patria. Ovviamente, dar loro l'opportunità di confrontarsi con il calcio europeo sarebbe un miglioramento per quanto riguarda intensità della gara, metodologia di allenamento e stress subìto,, che purtroppo è un fattore da considerare. Ciò può aiutare anche a trovare maggior minutaggio. Uscendo dal proprio Paese ciò influisce anche su aspetti extra-calcistici”.
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