AS Roma

Delusione inaspettata, l’Olimpico perde subito la pazienza

L'inizio in casa è un disastro. Fischi per tutti: dai singoli alla squadra

La Curva Sud durante Roma-Empoli

La Curva Sud durante Roma-Empoli (GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Gabriele Fasan
26 Agosto 2024 - 07:00

Primo giorno di scuola, aria di casa e di famiglia. L’Olimpico  di Roma-Empoli, la prima gara casalinga del campionato, straborda di gente e d’amore. Di attesa e serenità ritrovata, perché, sì, c’è sempre un’altra stagione e dietro le nuvole da queste parti torna sempre il sole. Archiviato il caso-Dybala, si riparte con più amore, se possibile. Forse le notiamo con più attenzione ma sono davvero tante, forse raddoppiate, le maglie numero 21 che i tifosi della Roma hanno tirato fuori dai cassetti e si avvicinano all’Olimpico prima dell’incontro. 

Già dal riscaldamento e dalla lettura delle formazioni, eccezionalmente per l’esordio stagionale tra le mura di casa con i cognomi dei giocatori chiamati dal pubblico (inutile raccontare che Dybala e De Rossi si sfidano per l’urlo più forte), nell’umidità insopportabile dell’impianto del Foto Italico, l’attesa finisce. Paredes è omaggiato dalla società per la vittoria della Copa America e premiato prima della gara a bordo campo dalla Ceo del club Lina Souloukou.

«Di anno in anno, di stagione in stagione, rimani l’eterno sogno che non conosce ragione, forza Roma!», campeggia al centro della Sud a inizio gara. «Sei la mia passione tu, la mia vena di follia». E poi un grazie speciale in tribuna: «Corazon, alma y vida, gracias Paulo!», con l’argentino che ringrazia la Tevere. 
Poi rotola la palla e la Roma sparisce dal campo dopo pochissimi minuti intensi e di qualità, dettati forse più dalla voglia di fare che da una reale espressione di gioco. Fino al vantaggio, anche meritato, dell’Empoli a fine primo tempo. E giù i fischi dei 67.517 del super-sold out. Fischi anche per Zalewski, subentrato nella ripresa, per Cristante e Paredes (reo di aver provocato il raddoppio empolese). Fischi ripetuti a fine partita (con la squadra a raccoglierli sotto la curva), con lo stadio che si accende solo dopo l’illusorio 1-2 di Shomurodov, il protagonista inatteso, per una prestazione, al netto dei tre pali colpiti, inaspettatamente deludente. Troppo.

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