AS Roma

Dybala: "La mia permanenza? Tanti fattori mi hanno portato a rifiutare i soldi"

L'attaccante giallorosso nel post partita di Roma-Empoli: "Oggi non siamo riusciti a fare quello che ci chiede De Rossi. Dovrò lavorare di più sulla mia posizione in campo"

Paulo Dybala

Paulo Dybala (GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA La Redazione
25 Agosto 2024 - 23:34

Al termine della sfida contro l'Empoli, Paulo Dybala ha parlato a Sky Sport. Di seguito le sue parole.

Come hai vissuto questa serata?

"Ho cercato di vvierla come tutte le altre, bisogna essere professionali e concentrati come chiede il mister. Oggi non siamo riusciti a fare ciò che ci chiede in settimana. Dobbiamo continuare a lavorare, speriamo che il mercato chiuda velocemente così sapremo chi saremo per tutta la stagione"

Non si è vista organizzazione in campo.

"Credo che tutti dovremmo capire cosa abbiamo sbagliato e gli errori commessi. Oggi ci sono stati tanti errori banali, alla fine abbiamo cercato di ribaltarla ma era troppo tardi"

Ti senti più responsabilizzato dopo essere rimasto?

"No, non sento che la mia scelta di rimanere mi abbia messo più pressione. Ogni partita e ogni allenamento cerco di dare il meglio di me, per me la squadra, per me stesso e dell'allenatore. Poi si rifa tutto sull'allegria della gente e per questo cerco di dare il meglio di me".

Sei stato tanto lontano dalla porta.

"A volte per questioni di voler aiutare in costruzione. Mi sento più comodo vicino alla porta, negli ultimi metri. Oggi ho giocato un po' lontano dalla porta, allargandomi più sulla destra, abbassandomi tanto. Dovrò lavorarci".

Perché hai detto no all'Arabia?

"Tutti guardano i soldi. Io ho messo tante cose sul tavolo prima di fare la mia scelta: la mia famiglia, mia moglie, la città e la voglia di tornare in nazionale. Ho 30 anni, vedo tante critiche ma mi sento bene. Quando una persona vede quella cifra, non si può non pensarci, ma poi tutte queste cose mi hanno fatto scegliere di rimanere".

Come hanno reagito le altre persone?

"Al mio procuratore non è cambiato nulla. Ho sentito in giro che avrebbe preso tanti soldi, ma non è vero. È una persona a cui voglio bene, e non avrebbe preso nulla. Gli arabi? Non lo so come l'hanno presa, non ho mai parlato con loro".

Dybala a Dazn

Che emozione è stata andare in campo con gli applausi?
"Quando siamo entrati per il riscaldamento sotto la curva è stato come la prima volta, è stato speciale. Peccato aver rovinato la festa. Dobbiamo guardare gli errori commessi e migliorare per la prossima".

Su cosa deve migliorare la Roma negli ultimi 30 metri. 
"Oggi siamo stati poco cattivi negli ultimi metri anche se abbiamo tirato tanto, ma è stato alla fine. Non abbiamo fatto malissimo all’Empoli nel primo tempo. Oggi sento di non essre stato molto vicino alla porta. Abbiamo commesso tanti errori che ci hanno fatto perdere la partita. Questa settimana dovremo riguardare tutti gli errori commessi e prepararci per la prossima partita, che sarà più dura di quella di oggi".

Raccontaci la tua ultima settimana.
"Sono momenti in cui hai tanti pensieri e passano tante cose per la testa. Si tratta di una decisione non facile in cui metti tante cose sopra al tavolo. Non è mai facile, sono 13 anni che sono in Italia e mi sento come a casa. In tutti i posti sono stato bene. Sono contento di quello che ho scelto perché qua mi sento tanto bene e sono molto felice della mia famiglia, che vive come a casa. Ora bisogna concentrarsi sul futuro".

Dybala in conferenza stampa

Perché hai rifiutato tanti soldi?
"Quando ti offrono tanti soldi ci pensi, non dico bugie. Però per prendere una decisione si tiene conto di tanti fattori. Ho parlato con mia moglie, mia madre, la mia famiglia... C'è la possibilità di tornare in nazionale; ogni giorno lavoro per stare bene. Tutte queste cose mi hanno portato a prendere questa scelta, rafforzata dall'affetto che ho sentito da parte dei miei compagni, da parte della gente. Vedo anche io quello che vedete voi. Sono stati questi i motivi della permanenza".

Ti senti ancora al centro di questo progetto tecnico? Questa cosa ti spingeva ad andare via?
"Credo che sia giusto che ognuno di noi debba guadagnarsi la maglia da titolare. Il mister vede in settimana ciò che è meglio per la squadra. Io credo che debbano giocare quelli che stanno meglio e in fiducia e non essere al centro del progetto non è stato un motivo per cui ho pensato di andare via".

Come ti trovi con il modulo scelto da De Rossi? Qual è il tuo rapporto con il mister?
"La questione dei moduli e degli schemi è una domanda che va fatta al mister. Lui fa le scelte tecniche. Così come è una sua scelta se io devo giocare 30 o 40 minuti. Tutti dovremmo vederla così. Ci sono tanti ragazzi nuovi e ci stiamo cercando di conoscere al meglio. Abbiamo perso già 5 punti e ci è successo già lo scorso anno. In settimana dovremo vedere tutti gli errori che abbiamo commesso e lavorarci su".

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