De Rossi: "Dybala? Gli voglio bene, giusto parlargli. Soulé può giocare a sinistra"

Daniele De Rossi ha parlato nel pre-partita contro l'Empoli. Di seguito le dichiarazioni del tecnico romanista.

A Sky Sport

Siamo curiosi di vedere Dybala e Soulé insieme. Il suo commento?
"Abbiamo anche noi questa curiosità, calpestano le stesse mattonelle con caratteristiche diverse. Oggi abbiamo tenuto Dybala a destra nella sua posizione ideale e Mati a sinistra, come accaduto in quei minuti a Cagliari in cui si sono trovati abbastanza bene. Inizieremo così".

Cosa ha insegnato a Trigoria la vicenda Dybala?
"A me non ha insegnato nulla che non mi aspettassi. Sapevo che, intrapresa quella strada, lì ci sarebbero stati malumori e grosse polemiche. Ma io faccio l’allenatore, so quello devo fare".

Fra entrate e uscite contro la Juventus la Roma avrà una squadra diversa?
"Pensiamo a oggi, questa partita è molto importante. Allo Stadium, fra entrate e uscite, vorrei andarci con tre punti entrati. È la cosa più importante, poi vediamo che cosa succederà".

A Dazn

Su Dybala?
"Sarò contento se lo vedrò festeggiare a fine partita. La cosa più importante è la squadra, lui ce ne ha fatte vincere tanto. Voglio vederlo festeggiare. Abbiamo cambiato qualcosina, dovremo fare qualcos’altro questa settimana, ma siamo già forti così".

Sulla disposizione tattica della Roma?
"Sarà una Roma diversa, ma simile a quella vista nel corso della preparazione. Soulé giocherà a sinistra, ma in quei 20 minuti di Cagliari si sono trovati bene lui e Dybala. Loro possono giocare sotto la punta, a centrocampo bisogna però essere atletici con un attacco così. Abbiamo una squadra abbastanza forte per vincere la partita".

Vorrebbe entrare in campo con loro?
"Io entro sempre in campo con loro, sto lì a bordocampo e la vivo molto più intensamente rispetto a quando ero giocatore".

Che cosa ha detto a Dybala? Ha parlato di un dialogo.
"Il dialogo c'è sempre, non solo con Paulo. Abbiamo parlato sempre in questi mesi, lui è un giocatiore importante Gli voglio bene ed era giusto spiegargli ogni motivazione sulla permanenza".