Per la Joya tante assenze quante reti, ma l’impatto resta decisivo
Di media in gol ogni 2,2 partite. Nemmeno alla Juve ha fatto così bene
Dopo due stagioni e una appena iniziata, i numeri di Paulo Dybala alla Roma parlano chiaro, da diversi punti di vista. Spiegano bene anche l’altalena di emozioni che bene o male ha descritto buona parte della carriera dell’argentino e che in giallorosso si è confermata, tra la felicità di gol, giocate e colpi decisivi e la delusione degli infortuni, a volte anche in momenti chiave dell’annata.
Croce e delizia
L’ironia della sorte ha voluto far coincidere due numeri che fotografano alla perfezione il lato dolceamaro della Joya, le reti segnate con la maglia della Roma in gare ufficiali e il numero di sfide saltate per infortunio, sono 34 in entrambi i casi. In 78 partite il numero di gol è decisamente significativo, considerando che sia in Serie A sia in Europa League la discrepanza tra i punti ottenuti dalla squadra con lui in campo e quelli senza di lui è stata davvero ampia. Nel 2022-23, per la Roma di Mourinho era “la luce” cui affidarsi quando disponibile e alle 14 vittorie arrivate con Dybala in campionato, hanno risposto solo 4 con l’argentino out; la stagione scorsa il dislivello è aumentato ulteriormente, con 15 successi con Dybala e solo tre senza di lui. Una garanzia di risultati, ma non sempre di continuità: al suo primo anno Dybala ha giocato il 47,2% di minuti disponibili in Europa e il 50,8% in A e nel 2023-24 il 46,7% di gare continentali e il 57,3% di quelle del campionato. Fanno 5.177’ giri di lancette in campo a fronte 9.810 disponibili, una croce e una delizia, se si pensa alla capacità di risultare determinanti.
Lasciare il segno
Da Laguna Larga alla Capitale, passando per Palermo e per Torino in crescita costante, ma mai come a Roma Dybala è riuscito a lasciare il segno con continuità. Se ci si ferma al parametro dei gol segnati, seppur limitante e limitato nei confronti dell’impatto che la Joya ha nelle partite, si registra una rete ogni 2,2 sfide disputate in giallorosso e nemmeno alla Juventus l’argentino ha mai fatto così bene. Lì, per un periodo anche con la 10 sulle spalle, è andato in rete circa una volte ogni due presenze e mezza. I numeri della Joya sono numeri da diamante, con qualche limite di sfortuna e fisico di troppo. Però, un diamante, seppur imperfetto, resta sempre un diamante.
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