Joya sospesa, eppur Dybala non si muove
Niente decisione o deadline, Paulo si allena e abbraccia De Rossi. Ad oggi resiste solo l’ipotesi araba
Eppur non si muove. L’offerta è sempre lì sul tavolo, arrivata ormai sei giorni fa, alla vigilia di Ferragosto. La risposta però ancora non c’è. Il “caso Dybala” si dilata nel tempo e assume sempre più contorni da “telenovela” - volendo pescare un altro termine abusato nel racconto giornalistico del calcio estivo, poco di campo e molto di mercato - investendo così, dopo l’esordio di due giorni fa a Cagliari, anche la settimana che condurrà la Roma alla prima in casa contro l’Empoli, con lo stesso interrogativo in testa: questo matrimonio s’ha da fare?
A mancare è il “sì” di Paulo al contratto che potrebbe portarlo a guadagnare 60 milioni netti più bonus in tre anni, da trascorrere al caldo sole arabo con addosso sempre una maglia giallorossa, ma dell’Al-Qadsiah - neopromossa nella Saudi Pro League. Una destinazione che non scalda, di certo, il cuore della Joya che in Arabia Saudita, anche se a cifre leggermente più basse, ci sarebbe potuto andare già a luglio, quando era attiva per altro la sua clausola rescissoria da 12 milioni di euro. In quel caso, la Roma sarebbe potuta essere semplice spettatrice, mentre ad oggi, ammesso e non concesso che alla fine arrivi l’ok al trasferimento da parte di Dybala, le società dovrebbero a quel punto sedersi alla ricerca di un’intesa per il cartellino del calciatore.
A dieci giorni dal termine della finestra di mercato, quindi, è ancora difficile fare previsioni temporali, anche perché non è stata fissata alcuna “deadline” dalle parti in causa.
Abbracciami ancora
E così, mentre da Roma ad Al Khubar - città dell’Al-Qadsiah - si attende la sua risposta, Paulo Dybala prosegue la sua vita da calciatore romanista. Ieri mattina, alla ripresa degli allenamenti dopo la trasferta di Cagliari, il talento di Laguna Larga è sceso regolarmente in campo a Trigoria. Sorrisi e abbracci con De Rossi e compagni, che il 21 ha guidato anche durante la partitella a campo ridotto vinta dalla sua formazione - Ryan, Dahl, Sangaré, Bove, El Shaarawy e Shomurodov gli altri componenti della squadra. Come tutti, anche il tecnico di Ostia non vede l’ora di conoscere il destino del suo miglior talento a disposizione, consapevole - lo ha confessato nel postpartita dell’Unipol Domus - dell’eventuale necessità di rimpiazzarlo nei pochi giorni che separano l’accoppiata Ghisolfi-Souloukou allo scadere della sessione estiva di calciomercato.
Tra affetti e delusioni
Intanto, nelle scorse ore, Paulo è stato raggiunto a Roma anche da sua mamma Alicia. Con lei e sua moglie Oriana sta riflettendo su una scelta di vita, con fattori che vanno oltre l’aspetto calcistico ed economico. Il trasferimento in Arabia Saudita, ad esempio, chiuderebbe a Dybala in modo definitivo le porte della nazionale argentina. Porte che per il 21 romanista, ad oggi, sono ancora aperte, almeno così gli ha garantito Scaloni in un recente colloquio. Il ct dell’Argentina campione di tutto però lo ha escluso dalle convocazioni in vista delle sfide di settembre a Cile e Colombia - presenti Soulé e Paredes. Anche per questo, la volontà della Joya è sempre stata quella di non uscire dal calcio europeo, ma l’unica offerta in piedi, ad oggi, è quella dell’Al-Qadsiah. Smentito, infatti, ogni interessamento da parte dell’Inter, che in attacco è al completo.
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