AS Roma

Joya sospesa, Paulo-Arabia in stand-by

Gli emissari dell’Al-Qadsiah incontrano l’agente di Dybala, che ascolta ma non apre ancora alla partenza

Paulo Dybala

Paulo Dybala (GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Simone Valdarchi
15 Agosto 2024 - 07:00

Nel momento meno opportuno, deflagra il caso Dybala. Due settimane dopo il termine della clausola rescissoria e a poche ore dal debutto in campionato a Cagliari, si è aperto uno spiraglio circa la possibilità di vedere il campione del mondo lasciare Roma da qui a fine mercato. È questa, purtroppo, la principale notizia, anche se resta ancora da capire per volere - o colpa, direbbe Zucchero - di chi. Occorre, però, ripartire dalla cronaca. Nella giornata di ieri, intorno all’ora di pranzo, Carlos Novel - che è ora l’unico rappresentante ufficiale di Dybala, dopo che Jorge Antun si è defilato - ha incontrato nella Capitale gli emissari dell’Al-Qadsiah, club che da inizio agosto preme per portare la Joya in Arabia Saudita.


Sul piatto un’offerta triennale con dettagli da definire ma, considerando che ad inizio agosto proprio Paulo aveva detto un “no” secco ad una proposta - sempre dell’Al-Qadsiah - da 20 milioni l’anno più bonus, possiamo soltanto dedurre il peso specifico ed economico dell’avance. Novel ha ascoltato la nuova offerta e l’ha riportata al suo assistito, prima di volare di nuovo verso la Spagna. Dybala, che intanto ieri è stato raggiunto da Oriana Sabatini, sua moglie dal 20 luglio scorso, non ha dato alcuna risposta definitiva, in un senso o nell’altro e, ad oggi, non sono previsti ulteriori incontri nelle prossime ore. Uno scenario ancora in divenire, dunque, che però rispetto al “no” deciso di qualche giorno fa lascia ampio spazio a deduzioni o illazioni di ogni tipo.


E la Roma? Da Trigoria fanno sapere come l’incontro tra Novel e l’Al-Qadsiah non sia stato autorizzato dalla società - versione in contrapposizione rispetto a quella raccontata da chi rappresenta Dybala - che, dopo la scadenza della clausola rescissoria da 12 milioni, è proprietaria a tutti gli effetti del cartellino del numero 21. Ad oggi, sulla scrivania della Ceo Lina Souloukou non risulta nessuna offerta formale per l’acquisto di Paulo e la società rimane in attesa di sviluppi. Nessuno è incedibile nella rosa secondo il club, questo si è capito, quindi ogni proposta viene - e verrà - ascoltata e valutata.


Rimane poi la terza parte in causa quella che forse, più di tutte le altre, spinge affinché questo “affare” vada in porto. La tempistica è da un certo punto di vista inconcepibile - l’Al-Qadsiah poteva non coinvolgere la Roma chiudendo il tutto entro fine luglio - ma, se vista sotto un’altra lente, molto chiara. All’incontro tra Novel e l’Al-Qadsiah, infatti, era presente anche un intermediario - c’è chi sostiene sia Ramadani, ma è una teoria che non trova riscontri - che ha evidentemente tutto l’interesse a chiudere la pratica entro fine agosto, guadagnando una parcella piuttosto alta per il trasferimento di un campione come Dybala in Arabia.
Questo lo stato dell’arte. Nel frattempo a Trigoria, anche ieri mattina, Dybala è sceso in campo alla ripresa degli allenamenti e, chi l’ha potuto vedere da vicino, lo racconta come sorridente e determinato. Paulo vuole far cambiare idea a De Rossi - con cui non c’è stata nessuna lite - in vista di Cagliari, con il tecnico di Ostia che aveva pre-annunciato qualche giorno fa al 21 la panchina per motivazioni fisiche e tattiche, con equilibri da ricercare.


Proprio sotto le sue foto in allenamento, pubblicate dalla Roma su Instagram, si è scatenata la paura e l’ira dei tifosi, che hanno chiesto a gran voce la permanenza di Dybala. «Rinnovatelo», si legge, o ancora: «Paulo non si tocca! Venderlo sarebbe la più grande cattiveria nei confronti dei romanisti». Gli stessi romanisti che, nel frattempo, hanno raggiunto quota 80.000 abbonamenti tra coppa e campionato.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

CONSIGLIATI