I “31” di DDR: la chiave è vendere
Ha già salutato Darboe, tocca a Solbakken. In molti al passo d’addio: Ghisolfi deve cedere per ultimare la rosa
Si era parlato di “31 giocatori”. Di “troppi calciatori per poter lavorare bene”. Parola di Daniele De Rossi, alle prese con un “sovraffollamento” (prima a Burton-upon-Trent, ora a Trigoria). L’uscita di Darboe ha abbassato il numero; quella imminente di Solbakken, diretto verso Empoli, lo farà ulteriormente. Ma il gruppo con cui l’allenatore della Roma sta avendo a che fare è evidentemente fuori portata. Tra chi è in uscita e chi è salito temporaneamente dalla Primavera, la rosa giallorossa andrà ridimensionata ancora.
Difesa ballerina
Non ci sono, quindi, solo i principali componenti della prima vera “Roma derossiana”. A partire dalla difesa, dove bisognerà ancora ritoccare qualcosa tra entrate e addii. Particolarmente attenzionata è la posizione di Rick Karsdorp: il tecnico lo ha messo fuori squadra e dovrà trovare una nuova sistemazione. Al momento, però, l’affare col Besiktas non è decollato. Il club è convinto, l’olandese meno. Discorso differente per Marash Kumbulla, per il quale arrivano secche smentite in merito all’interesse di Parma ed Empoli. L’albanese resta comunque in uscita.
Tra centrocampo e attacco
Praticamente estraneo alla questione il centrocampo. Solo Edoardo Bove è sembrato, a tratti, un possibile partente. Ma con la cessione di Darboe, nuovo giocatore del Frosinone (in prestito secco), nulla dovrebbe più muoversi, almeno in uscita. Dovrà invece subire qualche cambiamento l’attacco, dove è sensibilmente aumentato il conteggio degli uomini a disposizione con gli ingressi di Soulé e Dovbyk. E Ola Solbakken, in questo senso, è il primo indiziato a lasciare la Capitale. Dopo le avances dell’Empoli, l’ex Urawa Reds ha dato il via libera ed è attesa la firma sul contratto, con conseguente ufficialità. Sarà un trasferimento in prestito. C’è anche Eldor Shomurodov. Aveva approcciato l’Hellas Verona; poi non se n’è più fatto nulla. È arrivato così l’Atlanta United, club di Major Soccer League, attratto dal centravanti uzbeko - recentemente in campo con la propria nazionale ai Giochi Olimpici. La trattativa tra la Roma e la società statunitense è in corso e le probabilità di riuscita sono elevate. Al contrario, Zalewski non pare avere pretendenti. Pretendenti che si sono invece manifestate per Abraham, cercato in lungo e in largo da diverse squadre durante la finestra estiva. Everton, Milan, ora West Ham: l’ex Chelsea ha comunque aperto alla permanenza nel post-partita con i Toffees. Certo, una sua cessione sarebbe importante per poter dare fiato alle casse giallorosse. In modo tale, poi, da completare la rosa.
Vendere per comprare
Lo ha detto anche lo stesso De Rossi: «Qualcuno sa già che andrà in prestito, che andrà via. (...)Saremo pronti a inserire giocatori nuovi, se qualcuno di quelli che abbiamo verrà ceduto». Erano sette gli indiziati e praticamente un quarto dell’ipotetico lavoro, contando anche Solbakken, è stato portato a termine. Ci sarà ancora da lavorare per Ghisolfi, almeno fino alla chiusura del mercato in entrata (fissata alle 24 del 30 agosto). “Vendere per comprare” è il mantra da seguire. E il tempo stringe. A maggior ragione se si considerano i quattro giorni che separano dall’inizio della stagione romanista.
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