AS Roma
De Rossi: “Non lego nessuno mani e piedi. Prima di nuovi acquisti dobbiamo cedere”
Il tecnico ha parlato dopo l'amichevole contro l'Everton ai cronisti presenti: "Al momento abbiamo 31 giocatori, siamo troppi. Dybala e Soulé ci danno tante alternative"
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La Redazione
12 Agosto 2024 - 09:35
Al termine dell'amichevole giocata contro l'Everton, il tecnico della Roma Daniele De Rossi ha parlato ai cronisti present. Queste le sue parole:
Un bilancio di questo ritiro? I nuovi arrivati?
“Abbiamo lavorato bene. I nuovi arrivati servono per completare questa squadra che è già un gruppo forte, reduce lo scorso anno da una buona seconda parte di stagione, almeno per come ho potuto valutare. Andava rinfoltita, anzi va rinfoltita la rosa perché abbiamo bisogno di calciatori della stessa qualità dei titolari. Questo sta accadendo. Sono felice, sono contento dei nuovi ma di tutti perché abbiamo lavorato forte sia a Trigoria sia in Inghilterra”.
Rinfoltire la rosa che vuol dire? Quanti giocatori più o meno?
“Adesso sono troppi. Mi sembra fossimo 31. Ci sono giocatori che andranno a giocare, che lasceranno la squadra, per altri siamo in valutazione, come qualsiasi altra squadra di Serie A. Con 31 giocatori non si lavora bene, vediamo se adesso qualcuno uscirà e poi rimetteremo l’attenzione su qualcuno che dovrà entrare”.
Un giudizio sulla prima partita dal via di Dovbyk?
“Bene. Mi è piaciuto, ci dà profondità, è un po’ quello che chiedo sempre perché se no questo possesso, questa costruzione dal basso che facciamo diventa un punto di riferimento importante per gli altri se non hai qualcuno che ti allunga la squadra avversaria, come è successo nell’occasione che ha avuto nel primo tempo, dobbiamo essere pronti a giocare sempre, ma anche ad andare più lunghi e ad andare a prendere l’avversario disattento”.
In queste ultime ore sono uscite voci su Dybala e l’Arabia. Qualche tifoso si è spaventato perché non lo ha visto in formazione, è entrato un po’ più tardi, senti Dybala come tuo uomo per la prossima stagione?
“Io non faccio la formazione in base alle voci, le voci le scrivete voi sul giornale. Non c’è niente che abbia influenzato la mia formazione. Ho messo la formazione che volevo vedere in campo, iniziamo ad andare vicini al campionato e iniziamo a cercare di essere sempre più simili a quelli che dovranno poi affrontare il campionato. Ho fatto degli esperimenti come ne ho fatti in altre partite, quelli che sono qui sono tutti giocatori della Roma, poi vediamo quello che succederà. Ma non in base a Dybala o alle voci che leggo sul giornale, per tutti qui quando mi è stato chiesto se ci fosse qualcuno da tenere assolutamente, con le mani e con i piedi legati qua alla Roma, ho detto che non c’era. Chiunque volesse andare via è libero di farlo”.
Dybala e Soulé possono giocare insieme nel 4-2-3-1 o c’è anche una soluzione con Soulé a sinistra?
“Possono giocare insieme nel 4-2-3-1, possono giocare insieme con Paulo falso 9, possono giocare insieme con un 4-3-2-1 tutti e due sotto la punta, possono giocare insieme in mille modi come possono giocare tanti altri giocatori. Possono giocare insieme tutti quanti, possono stare in panchina tutti quanti, l’importante è che quando entrano entrano bene e danno una mano. Daranno un valore aggiunto alla squadra”.
Nel primo tempo mi è sembrato che le mezz’ali, Pellegrini e Le Fée, erano molto alte. Davano l’idea di attaccare in 5, se saliva il terzino erano in 6. Stai cercando di portare questo di nuovo, attaccare con più uomini possibile?
“Diciamo che sono sei mesi che attacchiamo in cinque, stiamo cercando di capire l’equilibrio giusto. Sono giocatori con caratteristiche diverse, l’anno scorso la mezz’ala lì spesso e volentieri l’ha fatta Bryan che è un giocatore più posizionale, meno bravo a ricevere palla tra le linee, come invece è Enzo. Ogni giocatore ha le sue caratteristiche, ogni giocatore dà qualcosa e magari leva qualcosa, noi dobbiamo essere bravi a organizzare la squadra in fase offensiva, in fase difensiva ma anche in funzione alle caratteristiche del singolo giocatore che gioca quella partita. Il fatto che abbiamo Angelino, così intelligente, che sa fare terzino, centrocampista e mezz’ala ci permette a volte di attaccare con 6 canali offensivi”.
Baldanzi mezz’ala è un esperimento o ci credi?
“Ci credo ciecamente. Giocatore che a me piace tanto, ha tanta qualità, ha ritmo, ha intensità, quando gioca sulla fascia forse a volte può mancargli un po’ di gamba per attaccare come piace a me, invece lì in mezzo è imprevedibile, reattivo, sempre pericoloso, secondo me sta crescendo tantissimo e nella sua fase di crescita diventerà anche decisivo negli ultimi 16 metri, che forse è l’ultima cosa che gli manca per diventare un giocatore fortissimo. Centrocampista, esterno, trequartista, è intelligente, ha qualità, è sempre frizzante e vivo, a me piace tanto”.
Prima hai detto che bisogna sfoltire la rosa. Quando sarà stata sfoltita potremo dire che mancano due-tre elementi a questa rosa?
“Ma no, bisogna vedere. Dire che mancano 2-3 elementi in una squadra di 31 giocatori è una forzatura, capito come? I giocatori qui ci sono, poi vediamo le occasioni che il mercato ci presenterà, se qualcuno andrà via, se noi decideremo che sarebbe meglio inserire qualcun altro lo faremo come abbiamo fatto fino a ora. Però dire adesso che mancano giocatori con una squadra di 31 non è molto rispettoso nei confronti di quelli che ci sono. È ovvio che qualcuno già sa che andrà in prestito, che andrà via, ci sono situazioni che ci portiamo dietro da tanti anni con giocatori che sono andati e probabilmente riandranno a giocare perché meritano tanto spazio e magari io penso di non poterglielo concedere. Ma adesso non è che mancano giocatori. Vediamo cosa succederà nelle prossime due settimane, sicuramente saremo pronti a inserire altri giocatori forti, ne sono sicuro. Se dovesse andar via qualcuno di questi 31 che ho”.
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