AS Roma

VIDEO - De Rossi: "Soulé, Dybala e Dovbyk possono coesistere. Arriveranno altri acquisti importanti"

Il tecnico al termine di Roma-Olympiacos: "Sotto di noi ci sono squadre che torneranno forti, ma stiamo lavorando bene. Ringrazio il presidente Dan per gli investimenti"

PUBBLICATO DA La Redazione
03 Agosto 2024 - 20:01

Daniele De Rossi ha parlato in zona mista al termine dell'amichevole tra Roma e Olympiacos. Di seguito le sue parole.

Che cosa le è piaciuto di meno? Che cosa le è piaciuto di più?
"Sia nel primo, sia nel secondo tempo, abbiamo fatto cose fatte bene, altre un po' meno. Siamo andati troppo spesso dal portiere. Mile ha toccato troppi palloni. Andare da lui è importante per far uscire gli avversari, ma quando continuiamo a giochicchiare lì nell'area è pericoloso e non serve a niente. Miglioreremo. Il campo era buono ma un po' lento".

Abraham è parso un po' giù di tono.
"L'ho visto bene, ha giocato come gli altri. Non è facile essere brillanti per 45 minuti. Poi dovevo fare le sostituzioni per far giocare tutti quanti".

Si è ricominciato da dove avevate finito, con un tutto esaurito.
"Fantastico. Sapevamo che ci sarebbe stata una risposta importante, eravamo contenti. Gli ultimi due acquisti hanno portato tanto entusiasmo. Siamo contenti. Non vediamo l'ora di giocare davanti ai nostri tifosi nelle partite che contano".

Si sono viste tante indicazioni tattiche nel secondo tempo. Il 4-2-3-1 può essere una soluzione?
"Sì, assoultamente. Dobbiamo lavorarci di più, far sì che gli automatismi possano permetterci di alternare il 4-3-3 al 4-2-3-1. Dipende anche dall'avversario, dalla partita, dall'altezza a cui dobbiamo difendere. Spingere in avanti un centrocampista a volte può portarti ad essere scoperto".

Le Fée sembra averla conquistata. Sta già pensando a come farlo convivere con Paredes?
"Le Fée mi piace. Mi hanno detto: 'Le voci di mercato lo hanno distratto...'. Ogni giorno esce fuori un giocatore. Noi siamo sereni e nessuno deve conquistarmi. Lo abbiamo preso perché pensiamo che sia un giocatore importante. Se oggi avesse giocato meno bene sarei stato tranquillo. Se gioca sempre bene come oggi siamo tutti contenti: è un ragazzo bravo, che si impegna; è arrivato prima degli altri quindi ha anche una migliore condizione. Noi non buttiamo tutto all'aria per 45 o 60 minuti fatti meno bene".

Quanto è stato importante schierare per 25 minuti Dybala, Soulé e Dovbyk a due settimane dall'inizio del campionato?
"Soulé non aveva mai fatto un minuto e poteva giocare poco. Dovbyk negli ultimi 4 giorni ha fatto viaggi, visite mediche, firme e non volevo farlo sforzare troppo. Non è un caso se ho provato a vederli insieme. Sono soddisfatto, ma non è detto che giocheranno sempre insieme. Sono importanti, ho la fortuna di avere una società che fa questi investimento. Io ho la pazienza per attenderne altri, perché so che arriveranno. Chi giocherà non è importante. Come ho detto lo scorso anno, dobbiamo riuscire ad arrivare a un punto in cui chi sostituirà i titolari permetterà alla squadra di non scendere di livello".

Quest'anno c'è la possibilità di allenare la Roma dall'inizio. La parola d'ordine è 'continuità', sia nei risultati, sia nel gioco?
"Sì. Siamo legati tanto ai risultati. Non per dire nulla, ma anche lo scorso anno la media punti è stata di tutto rispetto. Dobbiamo migliorare sapendo he davanti abbiamo squadre attrezzate. Sotto di noi ci sono squadre che torneranno forti ma stiamo lavorando bene. E anche a livello societario stiamo facendo colpi importanti. Non so come è la percezione da fuori, ma da dentro stiamo faticando per tirare fuori questi colpi. Sono state settimane dure, fuori e dentro il campo. Alcune trattative si sbloccano facilmente; per altre c'è bisogno dell'intervento del presidente Dan, come con Dovbyk. Lo ringrazio anche per questo".

Sul ruolo di Angeliño? L’altra volta ha detto che il primo di settembre la Roma sarà più forte, ma il campionato inizia il 18 agosto...
"Se fossero arrivati tutti il 7 luglio sarei stato più contento. Ma a volte bisogna scegliere, se li vuoi facili da comprare che arrivano il 10 luglio oppure più difficili ma che arrivano più tardi. Ci sta che si possa essere un po' in ritardo, siamo nella stessa barca di molte altre squadre. Dovremo ricostruire, il numero di giocatori che arriveranno entro il primo settembre potrebbe anche essere superiore a quello dell'Inter, perché squadre così hanno meno da cambiare. Su Angeliño, se si vuole costruire con tre difensori più altri due giocatori qualcuno deve inserirsi lì in mezzo. Lui lo ha già fatto ed è stato super disponibile".

De Rossi ai canali del club

"Avevamo bisogno di una risposta. Questo è un passo avanti in condizione e atteggiamento. Giocare in uno stadio ci ha fatto bene: la paura è che si arrivi a Cagliari senza aver fatto tante partite in stadi veri. È bello riprotare l'atmosfera frizzantina delle partite che contano: abbiamo fatto finta che contasse e i ragazzi hanno giocato bene".

Oggi c'era anche la gente, una bella atmosfera. Tanti esordi, ci sono notizie positive.
"Man mano che andremo avanti ci saranno sempre più facce nuove. L'atmosfera è stata buona; c'è stato grande calore attoro ai nuovi giocatori ed è quello che ci serve. Non deve mai mancare l'affetto, il sostegno. Alcuni giocatori vengono dati già per ceduti, ma abbiamo bisogno dei tifosi. devono supportare quelli che danno tanto e che continueranno a dare tanto".

Sui nuovi giocatori viene svolto un gran lavoro di società. Si sta lavorando di squadra.
"Ognuno mette il suo nell'opera di convincimento dei giocatori. Il presidente e Lina Souloukou fanno i numeri, io parlo con il ragazzo: lo fanno tutti gli allenatori del mondo. Le trattative non si sbloccano se non interviene chi conta e questa non si sarebbe sbloccata se Dan non avesse preso il timone. Penso che sia normale che alcuni blocchi tra capi vengano risolti dai capi. Dovbyk è un prospetto interessantissimo, ci serviva e siamo contenti del suo arrivo. Dovrà capire le nostre dinamiche, ma si è inserito bene. Tutti quelli che sono venuti qui hanno voluto tanto la Roma: non è facile vedere gente che sborsa soldi di tasca propria o che rifiuta altre squadre per la Roma".

Sull'Inghilterra?
"Ne ho lette tante in queste settimane. Siamo convinti che questo sia il momento giusto per andare a fare un ritiro fuori. A Trigoria fa caldo e a Cagliari, il 18 agosto, farà caldo: va allenato anche il cervello. Quando fa caldo e il campo è duro alleniamo il cervello. Abbiamo lavorato benissimo. Fortunatamente la Roma nel settore giovanile ha giocatori che non abbassano il livello dell'allenamento. Ora ci sono gicoatori con gamba diversa. Andiamo lì con una squadra fatta: qualcuno può andare via, ma siamo una squadra con la 'S maiuscola' ed è giusto andare a ricostruirsi insieme al fresco".

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