AS Roma

Il futuro non è scritto

Destino affine per Abraham e Bove: protagonisti nelle ultime stagioni, sembrano ora più defilati. Dopo il Tolosa DDR ha definito entrambi pedine importanti della rosa. Ma se arrivasse l’offerta giusta...

Edoardo Bove

Edoardo Bove (GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Fabrizio Pastore
29 Luglio 2024 - 07:00

Sono state ore di relax e forse anche di riflessioni le ultime in casa Roma. Ieri è stato giorno di pausa dal lavoro per il gruppo, utile a ricaricare le batterie dopo le ultime fatiche sotto le temperature tropicali della Capitale. A parte la fisiologica fatica dopo i carichi di lavoro, il test disputato sabato scorso al “Bernardini” con il Tolosa qualche spunto lo ha fornito. Dalla possibilità di vedere Paulo Dybala falso nueve all’occorrenza; allo studio delle condizioni del vero nove attualmente a disposizione, che con la Joya ha fatto staffetta fra i due tempi: Tammy Abraham. Per finire con l’inserimento di Edoardo Bove, entrato pure a inizio ripresa al posto del baby Pisilli.
Assunto che l’argentino sarà una pedina fondamentale anche nella prossima stagione, degli altri due nelle recenti settimane si è parlato soprattutto in ottica mercato (anche perché l’inglese ha trascorso una settimana ai box per un problema muscolare).Mentre la rosa continua a prendere forma con gli arrivi freschissimi di Dahl e Soulé e la trattativa calda per Dovbyk, gli affari in uscita sono un po’ arenati nell’ultima fase. Il club ha già speso oltre sessanta milioni per i nuovi acquisti, incassando poco più di un terzo dalle cessioni. E proprio i nomi di Abraham e Bove appaiono i più appetibili per eventuali sguardi esterni in casa giallorossa, oltre a essere quelli maggiormente monetizzabili. Per ragioni tecniche e anagrafiche.
La recentissima forte accelerata sul centravanti ucraino mette in particolare Tammy nella lista dei possibili partenti. Anche se a domanda precisa sul futuro dell’ex Chelsea, De Rossi ha lasciato aperto ogni spiraglio. Compreso quello relativo alla sua permanenza a Roma. «È un giocatore forte della nostra rosa, un giocatore importante - ha spiegato l’allenatore al termine del match contro il Tolosa - Il mercato dice anche che a volte chi pensi di tenere poi va via, e invece chi pensavi fosse in uscita rimane. Abraham ha fatto stagioni incredibili, è un giocatore importante per noi, ma potrebbe avere molto mercato. Io l’ho visto negli ultimi sei mesi, quando arrivava da un infortunio molto grave. So che quello che abbiamo visto non è il vero Tammy e noi vogliamo puntare sui giocatori forti».
Analoga la situazione di Bove per le opportunità che la sessione offre. Ma al tempo stesso differente dal punto di vista tecnico.  A centrocampo è arrivato Le Fée, che però è un giocatore con caratteristiche diverse da quelle di Edoardo, a sua volta da considerare quasi un pezzo unico nella rosa, esattamente come nella stagione conclusa a maggio. Dinamico, capace di inserirsi negli spazi, ma anche dedito all’interdizione e dotato di grande resistenza fisica. Last but not least, cresciuto nel vivaio di Trigoria, caratteristica che da queste parti ha ancora un valore aggiunto. DDR è stato chiaro anche sul ragazzo che in molti pensano possa essere il suo erede sul campo: «Io valuto, vedo, parlo col direttore e vediamo le opportunità che può darci il mercato e le richieste dei giocatori, perché spesso vogliono più spazio, scalpitano, lo capisco e devo accettarlo». Parole interpretate da alcuni come una richiesta di titolarità o - in alternativa - di cessione da parte dello stesso Bove. Ma seccamente smentite dal suo entourage. Al momento il ragazzo non parte in prima linea, ma nulla vieta di scalare le gerarchie. Come peraltro ha già fatto in passato.

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