«Lavoriamo duramente, saremo preparati»

«Giocare per la Roma è sempre una grande responsabilità». Mile Svilar risponde così ai canali social della Roma quando gli viene chiesto se, dopo la consacrazione della passata stagione, non senta ora un po’ di pressione per doversi riconfermare ai livelli del 2022-23. «Dal canto mio - prosegue il portiere serbo al canala YouTube della Roma - lavoro sempre al massimo, ogni giorno, per essere pronto in vista del campionato». Dopo il test a Trigoria col Latina, si è alzata un po’ l’asticella: contro il Kosice, più avanti nella preparazione, si sono viste cose buone e altre meno, ma la gara ha avuto comunque la sua utilità, come evidenzia Svilar. «Queste partite servono a mettere benzina nelle gambe e a prepararsi bene per l’inizio della stagione. C’è ancora tanto da lavorare, ma la strada è quella giusta». 

Nel corso dell’estate, anche durante le vacanze, Mile ha continuato ad allenarsi per conto suo. Una decisione che il venticinquenne spiega così: «Cerco di farmi trovare non dico pronto, ma per lo meno un pochino meno rilassato quando inizio il precampionato. Abbiamo altre sei settimane per prepararci e stiamo lavorando duro: saremo preparati». 
Vuole farsi trovare pronto anche Tommaso Baldanzi, ieri schierato nuovamente titolare in un tridente inedito con Solbakken prima punta e Joao Costa dall’altra parte. «Queste partite - dice l’ex Empoli ai canali giallorossi -  sono importanti per trovare la condizione. Ci stiamo allenando bene, molto forte, e ora rientreranno anche gli altri nostri compagni. Ci teniamo a far bene e siamo concentrati su questo ritiro». Anche Baldanzi, come Svilar, si è dato da fare durante le vacanze: «Ho lavorato molto sul mio fisico, dato che non sono così grosso. Mi sento pronto, sto bene e sono felice di dare il mio supporto alla squadra». Dopo i primi mesi di ambientamento, ora Baldanzi è chiamato ad alzare l’asticella: «All’inizio non è facile, ma spero di poter fare sempre meglio. L’obiettivo per la nuova stagione è quello di giocare il più possibile e di aiutare la squadra, lasciando il segno». È lo stesso auspicio che hanno anche tutti i romanisti.