AS Roma

Non solo Chiesa: c'è l’asse Roma-Juve

Da Federico a Soulé fino a El Shaarawy e Abraham. Il solido rapporto Souloukou-Giuntoli può essere la chiave

De Rossi e Chiesa in Nazionale

De Rossi e Chiesa in Nazionale (GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Andrea Di Carlo
13 Luglio 2024 - 07:00

Chiesa, Soulé e Arthur da una parte, Cristante, El Shaarawy e Abraham dall’altra. Nomi, profili e idee di mercato, che potrebbero cambiare casacca, passando dall’Allianz Stadium all’Olimpico o dal Cupolone alla Mole Antonelliana. E se il tutto si svilupperà e prenderà realmente forma sarà, allora sarà lecito parlare di una sorprendente sinergia tra Roma e Juventus, un tempo acerrime nemiche agli occhi dei tifosi. Al momento ci limitiamo a constatare come le esigenze di mercato dei due club possono trovare terreno fertile per realizzarsi, agevolato da un curioso filo conduttore che affonda le proprie radici in un recente passato. Esiste infatti un rapporto molto solido, di stima professionale reciproca, tra il ds bianconero Cristiano Giuntoli e la CEO giallorossa Lina Souloukou. I due hanno avuto modo di conoscersi nell’estate del 2020, quando il Napoli era alla ricerca di un laterale da affiancare a Mario Rui e aveva messo gli occhi su Konstantinos Tsimikas. La trattativa non andò a buon fine e il Liverpool la spuntò per 13 milioni di euro. Fu l’inizio di un rapporto che si è mantenuto e consolidato negli anni e che oggi può rappresentare la base, per Roma e Juventus, per parlare di mercato senza i veleni e le pressioni di un tempo. E le due rose, come scritto poco fa, possono contare su risorse in grado di risolvere problemi e lacune che le due squadre hanno manifestato nell’ultima stagione. E i contatti, ormai da diverso tempo, ci sono e ci risultano anche costanti, riflessioni ad alta voce nel cercare di capire quali possano essere gli incastri giusti.

Chiesa più di tutti

Seppellito da smentite di ogni tipo, con il ragazzo tirato in ballo da tutte le parti, “reo” di non voler venire alla Roma o di voler prender troppo tempo. Eppure l’affare Chiesa resta lì, con De Rossi ad attenderlo e Motta pronto a lasciarlo partire. Lo scacco matto è dietro l’angolo, le pedine sono schierate da tempo. 
Ma non solo Chiesa perché, dopo il prestito di Huijsen a gennaio, da Torino potrebbero arrivare anche Arthur e Soulé. Il primo solo in caso di una partenza di Paredes, tentato dalle sirene arabe dell’Al-Ahli, pronti a ricoprirlo d’oro. Se l’argentino dovesse partire, il regista brasiliano potrebbe rappresentare  senza dubbio un’opportunità di mercato per la Roma. Fuori dal progetto a Torino, ha senza dubbio il gradimento di De Rossi.
E arriviamo poi a Soulè, funambolo argentino di straordinaria qualità ed estro. Molto amico di Dybala e Paredes (entrambi recentemente invitati dall’ex calciatore del Frosinone al suo compleanno) sarebbe molto contento di raggiungerli. Nessuna offerta ufficiale ancora presentata, ma gli occhi di Roma e Leicester sono vigili sul classe 2003.

Un Faraone a Torino

Per tre nomi che possono arrivare, altri che possono fare il viaggio inverso. Da diverse settimane Giuntoli ha messo gli occhi su Stephan El Shaarawy. Scadenza di contratto giugno 2025, profilo versatile e perfettamente adattabile, per spirito di sacrificio, al calcio di Motta. Al quale non dispiacerebbe contare sull’affidabile costanza di Cristante o di avere in rosa, come prima alternativa a Vlahovic, il talento da rilanciare di Tammy Abraham. 
Le idee sono tante, i profili anche: occorre solo trovare gli incastri economici giusti. E certi rapporti, che partono da lontano, possono far la differenza.■

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