E se va bene a De Rossi va bene a noi
Cominciati i lavori a Trigoria senza i dodici acquisti che definiranno la rosa. È il momento di accelerare
Dunque, si fa sul serio. È cominciata ufficialmente ieri l’avventura della Roma, stagione 2024/25, ed è cominciata senza i dodici nuovi acquisti che da qui al 31 agosto dovranno essere aggiunti al gruppetto dei superstiti della stagione appena conclusa. Il numero dei giocatori che devono arrivare può variare, ovviamente, a seconda dei colloqui, delle opportunità e delle disponibilità che i giocatori attualmente in organico daranno all’allenatore, ma in linea di massima nella lista della spesa di De Rossi e Ghisolfi ad oggi restano da coprire i seguenti ruoli: secondo e terzo portiere, terzino destro titolare, terzino sinistro all’altezza di Angeliño, difensore centrale titolare, difensore centrale alternativo, centrocampista box to box (l’annunciato Le Feé), regista alternativo, esterno destro, esterno sinistro e due centravanti. Non si scappa. Se poi, per qualche motivo al momento non prevedibile, su uno Smalling, un Abraham, un Aouar, un Boer o uno Zalewski dovessero concretizzarsi nuove valutazioni il numero degli acquisti potrebbe ridursi di una o due unità. Ma l’evento appare al momento improbabile.
Se va bene a De Rossi, va bene ai romanisti. Dovrebbe essere questo lo slogan con cui approcciarsi alla nuova stagione, con quasi 40.000 tifosi che hanno già sul cellulare l’abbonamento per tutte le partite casalinghe di campionati mostrando spavaldi dunque il consueto atto di fede. Che Roma vedranno non si sa ancora e certo il tecnico non può essere felice se ieri si è ritrovato a lavorare con un gruppo di ragazzi tra cui spiccano Pisilli, Pagano, Joao Costa e Mannini oltre al nuovo acquisto baby Buba Sangaré e a Svilar, Boer, Smalling, Angeliño, Bove, Darboe, Baldanzi, Abraham, Solbakken e Dybala mentre Ndicka (ultima partita giocata con la Costa d’Avorio l’11 giugno) e Aouar (ultima partita giocata con l’Algeria il 10 giugno) se la sono presa più comoda e arriveranno nei prossimi giorni. Insomma, dei reduci della prima squadra dello scorso anno, è probabile che alla fine faranno parte della rosa a settembre solo in sei dei giocatori già convocati (Svilar, Ndicka, Angeliño, Bove, Baldanzi e Dybala, che peraltro non ha alcuna intenzione di andare in Arabia) ai quali si uniranno presto i reduci dagli impegni con le nazionali Mancini, Cristante, Pellegrini, El Shaarawy, Zalewski, Celik e Paredes (l’unico ancora in corsa per un titolo, nello specifico la Coppa America).
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