AS Roma

Carattere e piedi buoni: Valentini cerca il grande salto

Gli inizi da centrocampista. Ha origini italiane e doppio passaporto

Valentini in campo con la maglia del Boca Juniors

Valentini in campo con la maglia del Boca Juniors (GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Lorenzo Latini
04 Luglio 2024 - 07:00

Quando De Rossi è sbarcato a Buenos Aires, pronto a vestire la maglia del Boca Juniors, nel luglio 2019, Nicolás Valentini aveva da poco compiuto 18 anni e da quattro stagioni militava nelle giovanili degli Xeneizes. Un’esperienza breve ma intensa per “el Tano” (come era stato ribattezzato DDR in Argentina), ma durante la quale l’attuale tecnico romanista ha avuto modo di farsi tanti amici. Tra questi, anche il biondo difensore centrale, che all’epoca era soltanto un ragazzo che sognava l’esordio in Prima squadra e non era ancora stato ribattezzato “el Vikingo”. Il debutto è arrivato nel 2021, in una data che evoca dolci ricordi ai tifosi romanisti: l’8 maggio, in una gara di Copa de la Liga contro il Patronato. Per fargli fare le ossa, il Boca nel 2022 lo ha ceduto in prestito all’Aldovisi, club di Mar del Plata, località costiera che non dista molto da La Plata, la città al confine tra Argentina e Uruguay dove gli inglesi hanno fatto sbarcare il football all’incirca 150 anni fa.

Dopo 39 presenze e un gol con i gialloverdi, Nicolás è tornato a casa, alla Bombonera, ritagliandosi uno spazio importante tra le fila del Boca Juniors. Contestualmente, sono arrivate anche le prime apparizioni con la nazionale olimpica, allenata dall’ex Barcellona Javier Mascherano: 8 gettoni in tutto, con 5 vittorie, 3 pareggi e nessuna sconfitta. All’inizio del 2024, però, il rapporto con gli Xeneizes si è incrinato: la proposta di rinnovo contrattuale del club non è stata ritenuta adeguata dal calciatore e dal suo entourage, il che ha portato alla rottura. Il Boca, a metà aprile, lo ha di fatto messo fuori rosa, e da allora il Vichingo non è più sceso in campo.

Nonostante già si sprechino i paragoni con Walter Samuel, anch’egli cresciuto nel Boca Juniors, Valentini si ispira a Carles Puyol, pilastro e capitano del Barcellona dei marziani. La personalità di certo non gli manca: la mostra in campo, sia in fase di marcatura, sia quando si tratta di giocare il pallone in fase di prima costruzione; e la sta mostrando anche al di fuori del campo, nel braccio di ferro con il club, al netto di un contratto che scade il 31 dicembre. Mancino naturale, in un paio di occasioni ha giocato come terzino sinistro: da ragazzo giocava a centrocampo, finché un giorno il suo professore di educazione fisica ha avuto l’intuizione (azzeccata, a quanto pare) di arretrarlo in difesa.

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