AS Roma

Gioie e dolori dalla Ligue 1: bene Paredes e Pjanic, male Renato e Wijnaldum

Dalla terra di Ghisolfi anche gli arrivi di Menez, Mexes e Panucci. Roma meno fortunata nelle ultime stagioni

De Rossi, Pjanic e Nainggolan esultano dopo un gol alla Juventus

De Rossi, Pjanic e Nainggolan esultano dopo un gol alla Juventus (GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Sergio Carloni
29 Giugno 2024 - 07:00

Tante gioie e altrettante delusioni. Questo è stata la Francia per la Roma, almeno dal 2000 in poi. Non molti gli arrivi. Ma, nelle ultime sessioni di calciomercato, qui i giallorossi hanno scoperto una terra piena di risorse a cui accingere. Cinque gli innesti nelle ultime due stagioni; tre di questi nel 2023. Leandro Paredes (approdato dal Paris Saint-Germain per circa 2,5 milioni di euro) si è rivelato, per apporto tecnico-tattico e di personalità, uno dei migliori acquisti dal Paese tricolore: prima i mesi da oggetto misterioso con Mourinho; poi il risveglio sotto la gestione di De Rossi. Aouar e Renato Sanches fanno da antitesi all’argentino. L’arrivo a zero dell’algerino sembrava promettere bene, ma così non è stato. Peggio il portoghese: 12 presenze (262’), un gol nella goleada all’Empoli e stop. Nell’estate del 2022 è stato il turno di Wijnaldum e Celik. Infortunio e stagione da dimenticare per il primo; meno male finora, invece, il secondo.

Non troppe soddisfazioni

Bisogna riavvolgere il nastro fino al 2018 per rivedere un acquisto dalla Ligue 1. Si tratta di Javier Pastore: 20 milioni per strapparlo al Psg, poi pochissime presenze, quattro gol (due di tacco) e tanti, tantissimi infortuni - fino alla risoluzione del contratto nel 2021. Ancora più dietro ci sono Gonalons (in giallorosso nella stagione 2017-18), Grenier (sei mesi nella Capitale nel 2017) e Digne (arrivato in prestito dal Psg nel 2015). Poi il “tesoretto” Pjanic - acquistato nel 2011 a 11 milioni e rivenduto cinque anni più tardi alla Juventus per 32 milioni -, accompagnato dal parametro zero Heinze. 

Meno ricorrenti in passato

Tra 2000 e 2010 meno arrivi dalla Ligue 1 rispetto ai 13 anni successivi. Nomi da ricordare sono quelli di Menez, alla Roma dal 2008 al 2011 dopo l’esperienza al Monaco; Mexes, 7 anni passati a difendere il giallorosso in seguito all’arrivo nella Capitale dall’Auxerre; Panucci, approdato all’ombra del Colosseo nel 2001 dopo il Monaco. Altri, meno altisonanti, sono quelli di Wilhelmsson e Faty. Ora, di fronte al nuovo direttore sportivo Florent Ghisolfi (che ben conosce la Francia), un’altra opportunità dalla terra che ha lasciato gioie e dolori alla Roma.

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