AS Roma

Le prove di futuro in Germania

Pellegrini guida con la 10: «Unione e passione». Chiesa, obiettivo di Ghisolfi per l’attacco, illumina la scena

Federico Chiesa e Lorenzo Pellegrini

Federico Chiesa e Lorenzo Pellegrini (GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Simone Valdarchi
17 Giugno 2024 - 07:00

Pellegrini da una parte, Chiesa dall’altra, a creare gioco sulla trequarti, alle spalle della punta. Qualcosa di già visto in Nazionale, che si è confermato sabato sera a Dortmund contro l’Albania. Qualcosa che, forse, si potrebbe vedere presto anche con la maglia della Roma.
Almeno così spera Daniele De Rossi, che vede nel suo capitano uno dei punti fermi per il futuro e nel talento juventino il primo nome per rivoluzionare l’attacco. Un desiderio, quest’ultimo, che il nuovo responsabile dell’area tecnica Florent Ghisolfi proverà ad esaudire, sfruttando anche i suoi buoni uffici con Fali Ramadani, procuratore di Federico, testimoniati dal possibile - se non probabile - arrivo a Trigoria di Buba Sangaré, terzino destro classe 2007 di proprietà del Levante.

Mi ritorni in mente

Ripartiamo però dal campo. L’altro ieri l’Italia di Luciano Spalletti ha giocato il match d’esordio del suo Europeo in Germania, sfidando e battendo l’Albania per 2 a 1. Dei quattro romanisti protagonisti della spedizione italiana, l’unico mandato in campo dal tecnico di Certaldo dal primo minuto è stato proprio il capitano Lorenzo Pellegrini - sostituito, nel corso del secondo tempo, dall’altro giallorosso Cristante, mentre Mancini ed El Shaarawy si sono goduti il successo dei compagni dalla panchina.
Il primo spunto per il futuro della Roma potrebbe arrivare proprio dal ruolo scelto da Spalletti per Pellegrini. Il numero 10 dell’Italia, infatti, è stato schierato come esterno sinistro d’attacco, nel 4-2-3-1 azzurro, con Frattesi da incursore -  più che rifinitore - alle spalle dell’unica punta Scamacca. Una posizione defilata che Lorenzo aveva già ricoperto con l’Italia di Mancini anni fa e, in un passato più recente, nella Roma di Daniele De Rossi, quando l’ex 16 aveva schierato i suoi con il 4-4-2. Gara da protagonista, pur senza riuscire a trovare la via del gol, quella di Pellegrini, che ieri ha commentato il successo su Instagram: «Unione e passione». Prestazione comunque impreziosita dalla pennellata, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, che ha permesso a Bastoni di colpire di testa da pochi passi, pareggiando i conti e aprendo la strada per la rimonta italiana. Un assist, quello di Lorenzo, che ha ricordato la giocata, praticamente identica, di un altro capitano della Roma con la maglia numero 10 dell’Italia: Francesco Totti. Sempre in Germania, ma 18 anni fa contro l’Ucraina, durante il Mondiale poi vinto a Berlino.
Proprio l’ex capitano, intanto, ha incoronato De Rossi, che tra tre settimane darà il via alla nuova stagione con il raduno a Trigoria fissato per l’8 luglio: «Con Daniele ho un rapporto speciale, siamo cresciuti insieme - ha detto Totti a Sport Mediaset. Allenare la Roma è una responsabilità grande, ma lui ha già fatto molto bene. Gli siamo vicini». E sul futuro: «Auguro a Daniele di diventare il Ferguson della Roma, se lo merita. Penso che Ghisolfi gli metterà a disposizione una squadra per tornare in Champions».

Al centro dei desideri

Ha brillato contro l’Albania anche Chiesa, premiato dalla Uefa come migliore in campo. Tante giocate e strappi, proprio le caratteristiche che mancano alla Roma. Per questo, De Rossi l’ha messo in cima alla lista dei desideri estivi. Ghisolfi e Souloukou, nell’incontro di qualche settimana fa a Trigoria con il procuratore di Federico Ramadani, hanno sondato il terreno della trattativa. I margini per arrivare a dama ci sono, servirà però attendere il momento giusto. Dopo l’Europeo, Chiesa penserà al suo futuro, sempre più lontano da Torino, vista la difficoltà di accordarsi con la Juventus per il rinnovo - scadenza 2025. Con 25 milioni può approdare a Roma.

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