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Red Bull, 777 Partners e gli altri imperi: ora le multiproprietà vanno di moda

Il City Football Group di Mansur controlla 12 club in 4 continenti. In tanti hanno deciso di investire in Francia

Khaldoon Al Mubarak, chairman del Manchester City

Khaldoon Al Mubarak, chairman del Manchester City (GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Lorenzo Latini
10 Giugno 2024 - 08:58

L’offerta presentata dai Friedkin per l’acquisto dell’Everton ha riaperto il dibattito sulle multiproprietà nel mondo del calcio; una tematica più che attuale che mai, se si tiene conto che il fenomeno è in rapida e continua diffusione. Sono sempre più i gruppi che gestiscono numerosi club e, se De Laurentiis (Napoli e Bari) e Lotito (Lazio e Salernitana) si limitano ai confini nazionali, c’è chi decide di ampliare gli orizzonti, dando vita a dei veri e propri “imperi” internazionali, e in alcuni casi intercontinentali.

È il caso della Red Bull, forse il primo nome che viene in mente quando si parla di multiproprietà: se tutti, ormai, sanno che la compagnia austriaca controlla il Salisburgo in patria e il Lipsia in Bundesliga, giova forse ricordare che della scuderia fanno parte anche i New York Red Bulls e il Bragantino, club brasiliano rifondato nel 2019. Comunque poco, in confronto, allo sceicco Mansur, membro della famiglia reggente di Abu Dhabi e vice primo ministro degli Emirati Arabi Uniti: il suo City Football Group controlla 12 club in 4 continenti, il più blasonato dei quali è senza dubbio il Manchester City. Ma ci sono anche il Girona, il New York City FC (rivale dei già citati New York Red Bulls) e, di recente, il Palermo. Nonostante qualche problema finanziario, il gruppo 777 Partners non possiede soltanto Siviglia e Genoa, ma anche Hertha Berlino, Vasco da Gama e il leggendario Red Star di Parigi, che attualmente milità nella terza serie francese.

A tal proposito, la Francia attira sempre di più investitori stranieri legati al calcio: proprio i nostri Friedkin hanno già acquistato il Cannes l’anno scorso, l’Eagle Football Group invece ha acquistato l’Olympique Lione (dopo il Crystal Palace, il Florida FC e il Botafogo), il gruppo BlueCo di Todd Boehly dopo il Chelsea ha deciso di puntare sullo Strasburgo, mentre la RedBird di Gerry Cardinale - proprietaria del Milan - ha deciso di investire nel Tolosa. Nella maggior parte dei casi si tratta di tycoon statunitensi, o di sceicchi arabi, ma non solo. Ad oggi, secondo il CIES Football Observatory, sono oltre 200 i club in mano a multiproprietà: piaccia o meno, il calcio va sempre più in questa direzione.

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