Celik alla riscossa
Con Kristensen e Karsdorp in uscita, il laterale turco punta confermarsi a Trigoria. Il turco ha impressionato nell’amichevole contro l’Italia, ora vuole convincere DDR
Il palcoscenico europeo per rinascere, per confermarsi protagonista nella sua Turchia e rilanciarsi in giallorosso. Sarà un’estate importante quella che attende Zeki Celik, titolare inamovibile della nazionale di Vincenzo Montella, in procinto di sfidare Portogallo, Repubblica Ceca e Georgia a Euro2024. Almeno 270 minuti dove mettersi in luce in ottica futura, con la possibilità di attirare le attenzioni di diversi club, ma soprattutto con l’intenzione di confermarsi pedina preziosa nella rosa di Daniele De Rossi. E la rivoluzione sulle fasce che sta per prender forma può senza dubbio favorire l’esterno turco.
Gerarchie da riscrivere
La fascia destra giallorossa, nella stagione da poco terminata, è stata sicuramente una delle note dolenti. L’errore di Karsdorp nella notte contro il Bayer Leverkusen allo Stadio Olimpico è stata l’istantanea più dolorosa di tutto il film della stagione. L’olandese è senza dubbio in uscita: contratto in scadenza nel 2025, Ghisolfi farà di tutto per trovare all’ex Feyenoord una sistemazione per liberare una casella e togliersi dal bilancio un ingaggio affatto banale. Ha già salutato anche Rasmus Kristensen, che rientrerà dal prestito al Leeds: se i contatti per la permanenza in giallorosso di Llorente sono già stati avviati, il futuro del laterale danese non sembra riguardare più i piani tecnici giallorossi. Un altro laterale di piede destro sicuramente arriverà, ma Celik può ambire a giocarsi il posto da titolare nella prossima stagione.
Più Europa che Serie A
Curiosa la stagione di Zeki Celik, imprescindibile nell’edizione dell’Europa League, poco più di una comparsa in campionato. Dal Servette al fallo, da rosso, su Leao nella notte contro il Milan: con 11 presenze Celik è stato protagonista in tutto il percorso europeo, prima con Mourinho e poi con De Rossi. Ma la sua presenza il giovedì sera spesso lo escludeva dalle rotazioni in campionato, con Kristensen e Karsdorp a dividersi il palcoscenico nazionale: solo 17 le presenze totali, poco più di 600 minuti in tutta la stagione per un ruolo decisamente marginale, sia con lo Special One che con DDR. Ora ha desiderio di voltare pagina e, di ritorno dall’Europeo, di convincere De Rossi a puntare forte su di lui.
Futuro da scrivere
Non esistono incedibili, e questo lo sanno bene a Trigoria. Non perché ci sia assoluta necessità di vendere, ma perché c’è voglia di puntare su profili diversi e affamati. Ma Celik, tra i pochi cartellini acquistati nell’era Friedkin, può tornare utile nelle rotazioni. Buone indicazioni sono arrivate anche dal test con l’Italia, Celik c’è. Prima Euro2024, poi Trigoria: un’estate per rilanciarsi.
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