AS Roma

Ora i conti tornano: Roma da élite

Dopo l’ultimo bilancio in miglioramento, Football Benchmark testimonia la crescita della società

De Rossi e la proprietà della Roma

De Rossi e la proprietà della Roma (GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Simone Valdarchi
03 Giugno 2024 - 07:00

La Roma è nell’élite del calcio europeo. Facile pensare all’esaltazione da romanisti o da “Il Romanista”, ma non è così, ci sono dei fatti reali, concreti e tangibili a testimoniarlo. Come il ranking Uefa, che vede la Roma al sesto posto, dietro soltanto a: Manchester City, Bayern Monaco, Real Madrid, Paris Saint-Germain e Livepool. Sopra ogni altra italiana, nonostante l’ultima partita giocata in Champions risalga all’inverno del 2019. C’è vita e ambizione oltre la Champions, anche se la Uefa ha deciso di rinnegare se stessa, non considerando il suo ranking per le qualificazioni al Mondiale per Club, che vivrà la sua prima edizione nell’estate del 2025 negli Stati Uniti.

Grande hai da resta’

Vi avevamo già raccontato, nel mese di dicembre, di come il bilancio al 30 giugno 2023, presentato dalla Roma in Camera di Commercio, vedesse i conti della società in miglioramento. Rimaneva certo in prima analisi l’esercizio in perdita e debiti complessivi in aumento, ma andando più a fondo nella lettura dei numeri si poteva intravedere una crescita evidente. Costi che diminuivano a fronte di un fatturato in crescita, con ricavi arrivati a quota 277 milioni di euro, e la natura dei debiti rivolta in gran parte verso l’azionista - il gruppo Friedkin - piuttosto che verso creditori terzi ed esterni alla società.
Un miglioramento supportato, in qualche modo, anche dall’ultimo report pubblicato da Football Benchmark, l’azienda che, tra le sue varie attività, analizza il valore d’impresa dei principali club europei, stilando ogni anno il Football Clubs’ Value. Quello pubblicato pochi giorni fa, relativo al 2023, vede la Roma - 23esima nella classifica generale e quinta tra le italiane - in crescita per il terzo anno di fila. Dopo la frenata dovuta al Covid, il club di Trigoria ha aumentato il suo valore stimato di circa 200 milioni in tre anni, passando dai 405 milioni del 2021 ai 604 attuali, con un incremento del 9% rispetto al report di un anno fa.

Fattori di crescita

Per le stime, Football Benchmark prende in considerazione cinque principali fattori: la redditività, la popolarità, il potenziale sportivo, i diritti tv e lo stadio di proprietà. Tutte componenti che la Roma sta mirando a migliorare, con il lavoro dei Friedkin, della Ceo Lina Souloukou e quello che attende, da qui ai prossimi tre anni, Florent Ghisolfi e Daniele De Rossi. A proposito del francese, che in settimana dovrebbe sbarcare a Trigoria, il miglioramento dello stato di salute economico della Roma inciderà soprattutto sul suo lavoro.
Ghisolfi, chiamato a rifondare la rosa, potrà lavorare con maggiore libertà rispetto a Pinto, che negli ultimi due anni ha dovuto fare i conti con paletti molto stringenti relativi al settlement agreement firmato dalla Roma con l’Uefa. Un accordo che sussiste ancora oggi, ma la crescita del fatturato, sul quale incidono molto anche i continui sold out e l’accordo - da 25 milioni in due anni - con il main sponsor Riyadh Season, permetterà a Florent di non dover registrare chissà quante plusvalenze entro fine mese e non dover badare al transfer balance - il pareggio del costo della rosa a bilancio, tra entrate e uscite nel mercato. Due aiuti non da poco, derivanti dal lavoro svolto da Friedkin e Souloukou, per continuare a far crescere la Roma.

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