AS Roma

Il quinto elemento

Oggi l’amichevole a Perth coi rossoneri, dopo le quattro gare fra campionato e coppa. Dall’esordio di Lukaku all’esonero di Mourinho, fino alle due esaltanti vittorie in Europa League

Una fase dell'ultimo Roma-Milan

Una fase dell'ultimo Roma-Milan (GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Fabrizio Pastore
31 Maggio 2024 - 07:00

Dall’inizio alla fine. Di nuovo contro il Milan. L’avversario più affrontato nel 2023-24 sarà anche quello con il quale si chiuderà la stagione. Anche se l’amichevole di oggi a Perth ha tutta l’aria di una semplice passerella, in ossequio all’espansione dei rispettivi marchi su un mercato non del tutto esplorato. Ma prima dello “sciogliete le righe” e dei riflettori puntati sulle nazionali c’è ancora spazio per un’appendice di Roma. Certo, nulla a che vedere con i precedenti incroci, che mai come questa volta hanno scandito l’annata calcistica dei giallorossi. A partire dal match iniziale, arrivato prestissimo (alla terza giornata di campionato, il 1º settembre scorso) e in una fase di scarni risultati: appena un punto con Salernitana e Verona.
La prima sfida all’Olimpico annichilisce i giallorossi, più nella percezione della distanza con una delle pretendenti al titolo che nelle proporzioni del punteggio (1-2 il finale). Ma soprattutto conferma l’evidente calo di forma di Smalling rispetto alla stagione precedente. Anche con i rossoneri, come nei due turni precedenti, l’inglese è la brutta copia del leader difensivo ammirato nel corso dell’intera avventura nella Capitale. E subito dopo il match accusa un’ infiammazione al tendine che lì per lì sembra lasciarlo fuori per un periodo relativamente breve. Ma il calvario è soltanto all’inizio e durerà sei mesi. La panacea arriva dall’esordio in maglia romanista di Lukaku, ingaggiato negli ultimi giorni della sessione estiva di mercato. Big Roma fa appena in tempo a debuttare nei 20 minuti conclusivi della gara col Milan, ma senza incidere sul risultato.
Per ritrovare la squadra di Pioli bisogna attendere la prima giornata del girone di ritorno: è il 14 gennaio e il periodo non è dei più felici, con la brutta ( per avversari e modalità) eliminazione dalla Coppa Italia arrivata in settimana. Per la prima volta la panchina di Mourinho scricchiola e la sconfitta senza storia di San Siro (1-3) le dà il colpo di grazia, riducendo al lumicino anche le residue speranze di arrivare in zona Champions. Due giorni dopo, i Friedkin conovocano il portoghese e gli comunicano l’esonero, affidando la guida tecnica a Daniele De Rossi.
DDR comincia a inanellare risultati positivi in Serie A, andando avanti anche in Europa League. E dopo aver regolato il Feyenoord ai rigori e il Brighton di De Zerbi in goleada, dal sorteggio dei quarti di finale pesca proprio il Milan. I favori del pronostico pendono tutti dalla parte del Diavolo, ma l’ex Sedici trova l’acqua santa in Gianluca Mancini. La partita d’andata è in programma a Milano subito dopo il derby di Serie A e il difensore risolve l’una e l’altro, trasformando in gol due corner di Dybala con altrettanti colpi di testa. L’1-0 del Meazza non basta però a mettersi al riparo da sorprese nel match di ritorno. C’è bisogno di un’altra piccola grande impresa ed è ancora il centrale a sbloccarla, col terzo centro personale consecutivo. La Roma macina gioco da stropicciarsi gli occhi, Lukaku e Dybala confezionano uno spettacolare raddoppio e l’inrezia della gara appare orientata più verso una goleada giallorossa che in direzione di una rimonta milanista. Ma l’infortunio del belga e l’espulsione di Celik sembrano rimettere tutto in gioco. Invece Pellegrini e compagni sfoderano una prestazione super e continuano a dominare anche in dieci, portando a casa la seconda vittoria (2-1) e la quarta semifinale europea consecutiva. Ora si può anche concedere la rivincita.

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