Joya futura: «Veni, vidi e ora vinco»
Dopo 2 anni a Trigoria, Dybala pronto a rilanciare: «Sesti non può bastare, voglio vincere tutto con la Roma»
Lascia o raddoppia? La sensazione è che Paulo Dybala voglia proprio scegliere la seconda. Al termine del secondo anno da leader tecnico della Roma e alla vigilia di un’estate importante per la sua vita - il 20 luglio, in Argentina, si sposerà con Oriana - la Joya lascia pochi dubbi sulle sue intenzioni future: «Voglio vincere tutto quello che posso con la Roma».
Parole, quelle pronunciate da Paulo nella lunga intervista rilasciata al The Athletic, difficilmente interpretabili se non come la conferma della volontà del 21 di rimanere a Trigoria, provando ad alzare il tiro e arrivare, con questa maglia, all’incasso, cancellando la delusione che un anno fa, proprio oggi, si consumava a Budapest: «Il rimpianto più grande della mia carriera - ha confessato il talento di Laguna Larga - sono le finali europee perse. Riscattarmi è il mio principale obiettivo».
Potrebbe riprovarci il prossimo anno, con la sua Roma che si presenta da prima testa di serie alla nuova Europa League. Dybala però è chiaro e, come De Rossi d’altronde, avverte tutti dell’urgenza di un sensibile miglioramento: «A nessuno piace arrivare sesti - ha detto commentando la stagione appena conclusa. Avevamo una squadra per fare meglio. Abbiamo giocato molto bene, ma alla fine siamo arrivati sesti e non sono soddisfatto. Avremmo potuto fare di più».
Il primo passo verso la crescita è rappresentato proprio dalla conferma della Joya, che a Roma sta bene e con De Rossi si trova bene: «Mi auguro che possa costruirsi una carriera fatta di successi, se lo merita». E per Daniele, Paulo è una pedina fondamentale. Per questo, senza troppa fretta, durante l’estate l’entourage del numero 21 potrebbe incontrare il nuovo responsabile dell’area tecnica Florent Ghisolfi. Il contratto di Dybala non rientra tra le cose più urgenti sull’agenda del francese, ma rimane comunque la presenza della clausola da 12 milioni, esercitabile a luglio da club esteri. E a proposito di estero, alla Joya è stato chiesto anche della possibilità, un giorno, di lasciare l’Italia: «Questo paese mi ha dato tutto e qui sono diventato uomo. Sto benissimo in Italia e pensare di andare via è dura, ma da giocatore comunque non posso negare che ci sono campionati, come la Liga o la Premier, con i quali mi piacerebbe misurarmi».
Oltre alla clausola, che comunque Paulo dovrebbe decidere di esercitare, nel suo contratto c’è anche l’opzione per il rinnovo automatico fino al 2026 al raggiungimento del 50% di presenze nel triennio a Trigoria. Una quota distante soltanto 8 presenze - dato calcolato stimando che la Roma l’anno prossimo arrivi in fondo a ogni competizione.
Intanto oggi giocherà a Perth l’amichevole contro il Milan, cercando di allontanare la delusione per la mancata chiamata dall’Argentina per la Copa America: «Penso di aver fatto bene quest’anno e mi dispiace, ma rispetto la scelta di Scaloni».
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