AS Roma

VIDEO - Mancini: "I tifosi della Roma mi emozionano e caricano ogni giorno"

Il difensore: "Questa città l'ho sentita mia fin dal primo momento. Tirana una notte incredibile, se chiudo gli occhi sento ancora la liberazione al fischio finale"

Gianluca Mancini

Gianluca Mancini (GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA La Redazione
30 Maggio 2024 - 12:56

In collaborazione con Bettson.Sport, Gianluca Mancini ha parlato ai microfoni del club. Il difensore giallorosso si è raccontato rispondendo a delle domande. Di seguito l'intervista.

Come ti descriveresti in una parola?

"Una parola non basta, però... generoso".

Come è stato passato passare da centrocampista a difensore?

"Semplice, quando sei piccolo fai tanti ruoli. Ci sono stati allenatori che mi hanno preferito in difesa ed è andata bene".

Chi ha avuto un impatto significativo sulla tua carriera?

"Gasperini. È stato il mio primo allenatore in Serie A. Mi ha fatto capire come ci si deve allenare in settimana, ad andare forte e che per restare ad alti livelli bisogna essere perfetti fuori dal campo. Oltre a situazioni tattiche che ti fanno crescere particolarmente soprattutto da giovane".

Come ti sei adattato a Roma?

"Molto bene, fin dal primo giorno. Me la sono sentita subito mia. Roma è stupenda, sono stato felice fin da subito".

Avversario più forte che hai affrontato?

"Higuain".

Cosa hai pensato all'arrivo di De Rossi?

"Un mix di emozioni. Avevamo già lavorato in Nazionale, lui era collaboratore ma già si capivano le sue intenzioni da allenatore. Siamo stati subito entusiasti di lavorare con lui".

Riesci a gorderti Roma?

"Sì. Quando posso cerco di gordermela con la famiglia. Andiamo a fare delle passeggiate in centro".

Hai un ricordo con i tifosi in particolare?

"Di ricordi in questi cinque anni ce ne sono tantissimi. Ogni giorno il tifoso della Roma ti riempie di tutto. A Trigoria, in trasferta, per le vie della città. Ho sempre ricordi belli, non uno in particolare. L'affetto che ci danno è un qualcosa che ci conferisce carica e ci emoziona allo stesso tempo".

Un aneddoto su Tirana?

"Una serata emozionante. Se chiudo gli occhi penso alla liberazione dopo il triplice fischio. Per tanti era la prima finale europea. Eravamo sereni ma emozionati. Dopo il fischio ci siamo liberati di tutto. Di aneddoti ce ne sarebbero tantissimi, da scriverci un libro. Magari, io e Spinazzola mentre ci scolavamo una birra in mezzo al campo".

Qual è il sogno che non hai ancora realizzato e che speri di realizzare in futuro?

"Vincere la prossima partita. Per il futuro, vincere altri trofei con la maglia della Roma".

 

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