AS Roma

Almaviva e le speranze

Il 2006 “benedetto” da Totti convocato 7 anni esatti dopo da De Rossi. Stesso sogno per altri sette: Kehayov, Feola, Mirra, Litti, Tumminelli, Nardozi e Della Rocca

Mattia Almaviva e Daniele De Rossi

Mattia Almaviva e Daniele De Rossi (GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Diego Sarti
29 Maggio 2024 - 08:06

Australia, tempio di sogni e… di coincidenze. Quella che poteva sembrare una semplice amichevole di fine stagione, non lo è di certo per gli otto giovanissimi ragazzi convocati da Daniele De Rossi. Andando per ordine di ruolo:  Kehayov, Feola, Mirra, Litti, Tumminelli, Nardozi, Della Rocca e Almaviva. Il 28 maggio per ognuno sarà ricordato come uno dei giorni più importanti della loro vita, a maggior ragione per l’ultimo sopracitato, Mattia Almaviva. Esattamente sette anni fa, l’allora undicenne ricevette (simbolicamente) la fascia di capitano da Francesco Totti nel giorno del suo addio al calcio giocato. Anche se, inizialmente, non doveva essere lui l’incaricato nel ricevere la fascia, bensì un altro ragazzo 2007 che quel giorno non si trovava nella Capitale per giocare un torneo fuori porta. Il destino, dunque, ha voluto che per Almaviva il 28 maggio non fosse un giorno come gli altri. Lì vicino, durante il fatidico momento della consegna, c’era un Daniele De Rossi commosso e che oggi ha voluto dargli una chance portandoselo con sé per l’amichevole contro il Milan. Un cerchio che si è chiuso dopo anni di sacrifici e gol, con la speranza che sia solo una tappa di un lungo percorso. Stesso desiderio di Matteo Della Rocca, lidense come De Rossi e numero 10 dell’under 18 giallorossa, solito ad andare in doppia cifra ogni anno. Trequartista che si esalta nella battaglia, dalla grande duttilità nel reparto offensivo e apprezzato da tutti gli allenatori e dirigenti del settore giovanile, compreso Alberto De Rossi. E dopo tanti anni all’interno di Trigoria, a gennaio è arrivata la firma sul primo contratto da professionista che lo ha legato con la Roma per i prossimi tre anni.

Passato, presente, futuro

Storie diverse, stesse ambizioni. L’emozione della prima volta è sempre la più bella, soprattutto per chi come Litti e Feola vive Trigoria da ancor prima dell’agonistica. Quest’ultimo, sui propri social, aveva postato pochi mesi fa un selfie scattato con De Rossi fuori Trigoria con il sogno di essere allenato dall’ex numero16. Desiderio poi diventato realtà. La maggior parte di questi giovani scelti da DDR rientrano nell’annata dei 2006, tranne il portiere bulgaro Kehayov, nato nel 2007, arrivato la scorsa estate dal Levski Sofia. Un talento che all’interno di Trigoria è ben visto e dalle qualità fisiche molto promettenti: da poco sedicenne è già alto 197 centimetri. A Perth ognuno cercherà di tirar fuori il meglio di sé, mettendo in campo talento e grinta, sapendo che il futuro è dalla loro parte.

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