Ognun per sé, DDR per tutti: così la Roma guarda avanti
Si va ad Empoli per vincere, senza aspettarsi regali da nessuno
Va messo tutto nel conto. Ci sono squadre che hanno staccato da tempo, altre che si giocheranno tutto fino all’ultimo minuto, altre che giustamente hanno le loro priorità e non si preoccupano delle conseguenze dei propri risultati, sia che servano per aumentare il numero delle squadre italiane in Champions League sia per chi lotta per non retrocedere. Come al solito, la visione limpida della situazione ce l’ha De Rossi: inutile aspettarsi regali, la Roma deve pensare a costruire una squadra in grado di ottenere i propri risultati senza dover sperare negli altri incastri. E per dare il buon esempio, l’allenatore della Roma ha fatto capire che quella di stasera a Empoli (calcio di inizio ore 20.45, telecronaca esclusiva su DAZN, radiocronaca obbligatoria su Radio Romanista) sarà una partita vera tanto che, se abbiamo dato la corretta interpretazione alla risposta data su Baldanzi, il fantasista ex Empoli stasera resterà in panchina. Per non metterlo in imbarazzo, diciamo, visto che la Roma la partita se la vuole giocare e per quanto si possa richiedere a un giocatore di essere un professionista, non si può certo pretendere che l’eventuale coltellata finale sia proprio lui a darla ai suoi ex compagni. Perché se la Roma vincerà la sua ultima partita, toccando così quota 66, lasciando la quota 63 sulla quale la squadra giallorossa si era attestata nei due precedenti campionati, l’Empoli retrocederà mentre si salveranno in ogni caso Frosinone e Udinese che alla stessa ora si troveranno di fronte allo Stirpe.
L’Italia del resto è questa, è il paese delle macchiette e dei comportamenti immorali (e non di rado i campioni di queste categorie ce li ritroviamo alla Camera o, addirittura, al Senato). Qui scatta spesso la facile indignazione quando non serve, si pratica moralismo d’accatto, monta il bel pensiero che poi naufraga nell’ipocrisia. Si chiede dunque alla Roma il comportamento più onesto possibile stasera, ma poi il Bologna va a giocare in ciabatte con il Genoa, che invece all’Olimpico si era battuto strenuamente. Poco importa se l’arrendevole comportamento degli emiliani abbia messo nei guai la Roma, tutto si riconduce al discorso iniziale e alla lucida visione filosofica di De Rossi. E noi non siamo meglio, sia chiaro, perché magari speravamo nel Bologna furioso come la Juve ieri e poi nell’Atalanta sazia. Ma forse sarà tutto inutile, oggi assisteremo alla farsa degli ispettori di Lega che faranno cominciare le partite allo stesso orario dimenticando che Atalanta-Fiorentina sarà l’appendice al campionato, e il prossimo anno risentiremo dire che in onore del ranking bisogna tifare per le altre italiane nelle coppe. Vedrai.
Fa bene De Rossi a giocarsi al massimo la partita di stasera e se poi l’Empoli sarà così bravo da vincere e quindi salvarsi o magari ad arrivare allo spareggio complimenti a loro. Ad applaudirli magari ci sarà pure qualcuno dei 3100 eroi che riempiranno il settore ospiti del Castellani, pronti col loro amore ad accompagnare la squadra fino all’ultimo appuntamento e a sposare ancora un nuovo progetto. Nessuno conosce Ghisolfi, ma tutti conosciamo Daniele De Rossi. Si ripartirà da lui, intanto. Appare sufficiente garanzia.
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