AS Roma

Pellegrini fra lotta e governo

Dopo gli infortuni di inizio stagione, Lorenzo è rinato con DDR confermandosi cruciale in entrambe le fasi

Pellegrini in campo durante il derby

Pellegrini in campo durante il derby (GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Lorenzo Paielli
18 Maggio 2024 - 07:00

Il suo peso specifico lo ha dimostrato il campo, non solo la fascia legata intorno al braccio. Una stagione sicuramente partita in modo complesso che ha però confermato il valore di Pellegrini dal punto di vista tecnico, oltre che la sua duttilità tattica. Nonostante i problemi fisici accusati in autunno. In questa Serie A, il Capitano giallorosso ha raddoppiato i suoi gol pur avendo disputato meno partite con minor minutaggio rispetto a quella precedente. Il centrocampista al momento si trova a quota otto reti, contro le cinque registrate nel 2022-23. La differenza di tempo impiegato in campo è netta: 27 presenze e 1.920 minuti nell’attuale annata (con ancora due gare a disposizione); nel 22-23 invece è sceso in campo 32 volte, totalizzando 2.745 minuti. Tuttavia, il numero 7 giallorosso è a un solo gol dal suo record personale in campionato con la Roma – 9 reti nel 2021-22 -, sintomo di come sia assolutamente centrale nell’apporto offensivo della squadra. Anche in maniera particolarmente significativa: dall’arrivo di Daniele De Rossi, Lorenzo è il calciatore giallorosso ad aver realizzato più gol decisivi per il club in Serie A (in 3 occasioni). Lasciando fuori dal conteggio la rete che ha sbloccato il match contro il Napoli all’Olimpico - in panchina c’era ancora Mourinho - sono risultate cruciali per i 3 punti le reti contro Cagliari, Monza e soprattutto Sassuolo. In quel caso un gran tiro a giro ha sbloccato e deciso una partita che sembrava destinata a rimanere ferma sullo 0-0. Contro il Genoa non ha ancora mai trovato la gioia del gol in giallorosso – una sola rete con la maglia del Sassuolo nel 2017-, chissà che domenica possa essere l’occasione giusta, nell’ultima gara casalinga della stagione. 

Sciabola e fioretto

Se i numeri si sono incrementati a livello realizzativo, a livello prettamente statistico è mancata la qualità che ha contraddistinto il 7 negli anni trascorsi in giallorosso: gli assist arrivati in questo campionato sono 3, due in meno dello scorso anno. Nonostante il dato, Pellegrini figura al secondo posto nella rosa della Roma per big chance create (5), subito dietro Paulo Dybala (8). Non sono mancati in ogni caso i passaggi chiave: in ben 31 occasioni è partita dai piedi di Pellegrini un’occasione offensiva potenzialmente pericolosa. Il contributo nella trequarti avversaria garantito dal Capitano non è una novità: quello che ha più sorpreso di Pellegrini è stata la capacità di adattare le sue caratteristiche tecniche a prestazioni di sostanza e di agonismo puro quando la partita lo ha richiesto. Nella prima parte di stagione Bove lo ha ben sostituito quando è stato infortunato, ma Pellegrini dal suo rientro definitivo ha dimostrato di saper ricoprire più compiti in campo. Tra palloni intercettati e recuperati, il centrocampista entra nella top cinque dei giallorossi dietro Cristante, Paredes, Mancini e Ndicka. È anche il calciatore con più cross riusciti in questa Serie A (25). 
Ritenuto fondamentale dal tecnico De Rossi, che lo ha trovato maturato e migliorato, definendolo «Il Capitano migliore per questa Roma», ora Pellegrini ha l’occasione di chiudere in bellezza il suo campionato. Per le ultime due gare di campionato dovrà essere lui a caricarsi la squadra sulle spalle, alla ricerca di 6 punti fondamentali per cogliere il massimo possibile dal finale di stagione.

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